Vuoi creare contenuti di valore nel 2015? Diversifica!
/Il 2015 potrebbe essere l’anno definitivo per chi crea contenuti sul web. Ti piace l’idea? Questa definizione è stata detta e scritta più volte, ma io non la reputo valida. O meglio, la considero imprecisa perché non tiene conto di una serie di dettagli decisivi per chi lavora nel mondo del content marketing. Dunque, cosa è successo? Come si sono evoluti i contenuti?
In realtà niente. Piuttosto sta iniziando a cambiare la mentalità di chi lavora in questo settore. Finalmente un punto è stato chiarito: è inutile puntare solo su un’unica direzione. Il 2014 è stato l’anno che ha sancito l’importanza di una segmentazione dei contenuti, e che il blog non è il centro della tua attività di content creator. Molti ragionano in questi termini: al centro il blog, intorno ruotano i social, poi c’è qualche piattaforma (tipo YouTube o Instagram) che può essermi utile in base alle specifiche esigenze.
Non c’è solo la scrittura
Il quest’ottica il contenuto principe resta il post, l’articolo. E le attenzioni si concentrano solo ed esclusivamente sul blog come sorta di emittente privata dell’azienda, del professionista, del cliente che per l’ennesima volta chiede di tirar fuori qualche risultato dal blog. Oggi non è possibile continuare in questa direzione. Il blog non è il centro del tuo universo e i social non hanno solo il ruolo di amplificare i contenuti del padrone: al centro c’è l’utente, e intorno ruotano i contenuti che possono migliorare la sua esistenza online. Quali sono questi contenuti?
Dipende. Oggi è chiara una direzione: devi diversificare. Devi diversificare il tipo di contenuto. Per capire come creare contenuti di valore devi sapere che non puoi più accontentarti di semplici articoli: devi creare un piano editoriale che ti permetta di ragionare sulle esigenze dei lettori. E quindi di creare un calendario capace di attirare diversi profili.
Come creare contenuti di valore: un esempio
Inizia a trasformare i tuoi articoli in un’esperienza completa. Ormai è chiaro che un post ha bisogno di un’immagine per attirare l’attenzione, ma perché non usi i contenuti multimediali per trasmettere informazioni? Ci sono le fotonotizie (utilizzate soprattutto nei blog di attualità e cronaca) ma ci sono anche le infografiche, ovvero delle immagini che riescono a sintetizzare in modo simpatico e poco impegnativo una marea di dati. Dati che altrimenti nessuno avrebbe letto. Poi ci sono anche altre soluzioni: gli embedded di Slideshare per inserire presentazioni, i contenuti di Youtube, i podcast. Un articolo può diventare un puzzle di contenuti che mirano verso un’unica direzione: la soddisfazione dell’utente.
Un passo avanti
La creazione di contenuti completi, in grado di fondere informazioni visuali e testuali, è un obiettivo. Te ne propongo un altro: diversificare dalla scrittura. Devi essere tu a creare i contenuti da pubblicare sulle diverse piattaforme. Devi essere tu, ad esempio, a creare le infografiche o le immagini personalizzate per il tuo blog. Perché le immagini possono diventare virali, le immagini possono veicolare il tuo brand e possono saltare di bacheca in bacheca per portare il tuo nome sempre più lontano. Certo, non è facile creare un’infografica, ma è proprio questo il bello dell’evoluzione: l’asticella si alza, il gioco si fa duro. E si fa ancora più duro quando prendi in considerazione l’idea di creare dei contenuti video. Una rubrica video può essere difficile da creare e far partire, ma potrebbe completare i tuoi contenuti e creare un fil rouge con tutto quello che hai fatto fino a questo momento.
Diversificare
Questa è una delle grandi conquiste nel mondo dei contenuti online. Diversificare il taglio dei contenuti per intercettare o convertire lettori, diversificare il tipo di contenuti per diffondere il proprio brand e creare un’esperienza completa. In altre parole, è sempre più distante il concetto di blogger come semplice scrittore della rete. La fusione delle professioni e delle competenze è qui, non puoi rifiutarla. Sei d’accordo?
Riccardo Esposito
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