5 regole d’oro del Social Media Manager
/Essere social media manager è una questione strettamente correlata all’attitudine, l’inclinazione alla curiosità, la tendenza alla ricerca, all’aggiornamento, alla scrittura creativa. Tutto questo, dovrebbe poter coesistere in una sola persona, nell’anima del professionista che intende lavorare nel settore in maniera produttiva ed utile. Quando si scrive, in fondo, si è gli occhi del mondo.
Ma essere social media manager ha anche molto a che fare con lo studio, con la formazione, con l’assorbire le informazioni, i dettagli, trasformando tutto in una riga di post, a volte anche meno.
Come fare la cosa giusta ed essere un social media manager operativo? Ma soprattutto, come sopravvivere nella giungla virtuale?
Ecco 5 regole d’oro del social media manager analizzate singolarmente.
1) PIANO EDITORIALE E STRATEGIA DEVONO TENERSI PER MANO
I viaggi non supportati da programmi, di solito, vanno bene a chi ha molto tempo e tanto denaro.
Ma se il tuo cliente ti pone obiettivi mirati – che comunque è bene avere sempre– e il budget a disposizione scarseggia, la cosa molto importante è definire in modo chiaro gli obiettivi da raggiungere.
Sapere dove andare e come farlo, è una grande arma. Soprattutto online!
Scrivere un buon piano editoriale è fondamentale, consente di stabilire, con date e orari certi, cosa funziona, cosa crea engagement e in quale momento. Ma soprattutto, permette di scoprire cosa non lo crea. Cosa infastidisce il target, se lo annoia, oppure se, sorprendentemente, lo stupisce, lo coinvolge o lo incuriosisce.
Proporre contenuti diversificando le tipologie di post, mi sembra una buona strategia. Il cliente non apprezza solo i post commerciali, anzi, molto spesso è incuriosito dal prodotto o dal servizio in maniera indiretta, tramite contenuti informativi, citazioni ad effetto e video.
Se stai pensando a come poter strutturare un piano editoriale, online ci sono tanti modelli per cominciare a impostarne uno e stabilire scadenze, contenuti da condividere, i social network più consoni per veicolare un messaggio, il link da pubblicare e via dicendo.
2) NON AVERE PAURA DI TRASMETTERE EMOZIONI
Non bisognerebbe mai avere paura di far trasparire le proprie emozioni.
I brand sono entità definite, come il target, ossia il pubblico a cui ci rivolgiamo. Ma dietro i brand ci sono le persone e in ogni persona ci sono sentimenti, emozioni, sensazioni che vale la pena di tirare fuori.
Puoi elaborare qualcosa tipo “scrivere è bello” oppure “scrivere è lanciare un sasso in un pozzo che confina con il cielo”.
Lo stesso concetto può consentire, all’azienda o al professionista che tu rappresenti tramite i social network, di far trasparire l’anima, l’identità.
Il tone of voice determina, in buona sostanza, ciò che si è online e ciò che si intende comunicare mediante l’uso dei social media.
Chiaramente, se il tuo cliente è una banca, oppure un’agenzia assicurativa, non puoi pensare di comunicare con tono lirico e in quel caso prevarranno sintesi, precisione, semplicità.
“Ascolta” più che puoi il tuo pubblico, osserva i contenuti per cui manifesta maggiore interesse e non avere timore di rischiare.
3) SOCIAL NETWORK: SCEGLI I CANALI IN BASE AL TUO SETTORE
Questo per molti è un tasto dolente. La risposta: dipende dal settore in cui lavori, dal target a cui ti rivolgi, dagli obiettivi che intendi raggiungere.
LinkedIn è la patria del B2B, dove professionisti, aziende, brand, società, condividono ogni giorno prodotti, servizi, promozioni. Quindi è il canale giusto in cui ti suggerirei di pescare i tuoi potenziali clienti.
Al contrario, Facebook è congeniale per il B2C. Ideale se promuovi un’attività commerciale, un brand di moda, un ristorante, un albergo, se vendi prodotti, accessori, profumi, eccetera.
Ogni social network ha le sue peculiarità, la sua fetta di pubblico, la sua logica. Meglio concentrarsi su due canali mirati, sapendo quel che si sta facendo, piuttosto che essere ovunque e nel modo sbagliato.
4) VIDEO E ADS SONO TUOI ALLEATI
Il 2018 sarà l’anno dei video, ancor più di quanto avvenuto nel 2017. Da Facebook a Instagram, le storie sono il cavallo di battaglia per creare engagement, ed anche i classici video si rivelano performanti.
Anche le immagini mantengono il loro appeal, rispetto al singolo post, ma almeno per quanto riguarda Facebook si registra un calo della portata organica che impone alcune riflessioni.
Se fino al 2016 la formula immagine + link era quella vincente, adesso si avverte la differenza rispetto al passato, motivata in primis dall’aumento dei contenuti sulla piattaforma.
Le ads possono venirti incontro: se il tuo cliente non intende investire qualche euro in forme di sponsorizzazione, tocca a te spiegargli che andrà incontro ad un forte senso di solitudine, almeno visitando la fanpage della propria attività o del proprio brand.
Meglio pochi post ben congegnati e investire del denaro in occasionali sponsorizzazioni su eventi, prodotti e servizi mirati.
Come combattere il calo della portata organica dei post, ossia scongiurare il peggior incubo del social media manager? Condividendo i contenuti con i gruppi, con le community, nonché sugli altri canali social, diversificandone opportunamente lo stile. Non c’è niente di peggio, per il cliente, di notare lo stesso post, scritto in maniera identica su tutti i social network!
5) ASCOLTA IL TUO CLIENTE
Ogni tanto, visita i forum, i gruppi, i blog, i siti web dei tuoi clienti, guarda cosa leggono, cosa li appassiona, cosa cercano. Rispondi ai messaggi privati, ma soprattutto osserva insights e statistiche.
Perché ieri qualcuno ha tolto il “mi piace”? Cosa avevi pubblicato?
La cosa importante non è solo capire cosa fare, ma anche cosa non fare.
Se scarti quello che non ti serve, la cerchia di ciò che è importante per il tuo pubblico si restringe. E avrai gli elementi per costruire il tuo piano editoriale, aggiornarlo, rimuovere contenuti percepiti come meno rilevanti oppure promuoverli in maniera diversa.
Un articolo per il blog può suscitare interesse se “confezionato” con l’uso di un certo linguaggio, a volte amichevole, altre volte ironico o, ancora, che crei forti aspettative o offra la soluzione ad un problema percepito come tale da una cerchia più o meno ampia di persone.
Fai ricerche per parole chiave, avvalendoti di utili siti web come seozoom.it.
Osserva le domande, le ricerche fatte dal tuo target, fornisci loro le risposte che cercano.
E divertiti, molto. Sii il social media manager a cui affideresti i tuoi canali social.
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Alessandra Litrico
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