5 tips per diventare micro-influencer
/Chiara Ferragni, non ti temiamo!
Da una ricerca effettuata recentemente da Markerly su 800 mila profili, emerge che più elevato è il numero di follower e minore è l’engagement prodotto.
Tradotto: chi ha meno follower ha più probabilità di incentivare all’acquisto. Parliamo oggi del nuovo re dei social: il micro-influencer!
Il dato sconcertante appena riportato, dissemina non poco panico tra i grandi influencer che fondano sulla propria notorietà non soltanto il semplice successo sui social network, ma anche la fortuna delle tante aziende che promuovono grazie ai social media.
Markerly diffonde dati certi: chi ha meno di mille follower, riceve like all’8% dei post, mentre chi ne ha 10 milioni, è cuorato in media l’1,6% delle volte.
Meglio poco seguito ma determinante o molto ma con scarsi risultati sul piano sostanziale?
Le modifiche degli algoritmi avvenute sui social network premiano la qualità, l’estro, la passione e l’impegno della piccole community a scapito delle grandi. Ma quali sono i motivi?
1) I micro influencer generano fiducia
Infatti, le persone tendono a confidare maggiormente in quegli utenti che sentono “vicini”, capaci di trasmettere un messaggio, un valore o semplicemente emozioni capaci di arrivare all’interlocutore in maniera semplice e diretta, senza generare quella sensazione di artificio e di convincimento a ogni costo all’acquisto di un prodotto.
2) Feedback e commenti
I micro influencer sono molto attenti ai commenti dei propri seguaci, rispondono singolarmente a ciascuno di essi, sono vicini non soltanto umanamente ma anche dal punto di vista del “contatto”, sebbene virtuale. Provate a fare un giro tra i profili dei grandi influencer e noterete quanto siano sparuti i commenti alle considerazioni dei propri fan.
Insomma, per essere autorevoli sui social non conta la quantità, adesso è arrivato il momento di abbandonare l’idea di contattare solo quei due o tre grandi nomi per farsi pubblicità, le aziende e i brand sono chiamati a ricoprire un arduo quanto dinamico compito: contattare decine di micro-influencer che popolano il web!
Ecco 5 tips per diventare micro-influencer:
1) Scegli il tuo settore
Specializzati in qualcosa che ami fare o che pensi di saper fare bene e comincia a divulgare contenuti di valore. Definire un pubblico, un target, è il primo passo fondamentale per capire a chi rivolgerti e quindi chi avvicinare.
2) Definisci la tua offerta
Cosa offri al mercato che hai scelto? Cosa fai esattamente? Divulghi consigli su come muoverti in un settore o sei un’esperta di make up?
Chiarisci e definisci la tua offerta, capire di cosa ti occupi deve essere semplice e intuitivo per tutti gli utenti.
3) Trova la tua formula
Esprimiti in maniera distinguibile, trova la tua formula comunicativa e mantieni il mood.
Alcuni account su instagram sono poco seguiti, potremmo definirli micro-influencer, perché nel settore sono coloro dai 1000 ai 100 mila follower, eppure sono persone riconoscibili.
Dai un taglio particolare alle tue foto, utilizza un linguaggio creativo, didascalie riconoscibili in modo immediato.
4) Comunica il tuo valore
Qual è il tuo punto di forza? Il professionista più amato spesso è quello che fornisce servizi di qualità che siano economici, rapidi, efficienti, innovativi, originali.
Non puoi essere tutto questo, nessuno spicca in tutto. Cos’è che ti rende unico? Se mi occupo di spedizioni a domicilio, per intenderci, dovrò far capire che con i servizi che offro non deluderò mai i miei clienti, perché io sono il più rapido nelle spedizioni.
Hai capito cosa intendo?
5) Scegli il social network più adatto
Non tutti i social network potrebbero fare al caso tuo.
Se lavori in un settore, devi capire esattamente dove si trovano i tuoi prospect o gli utenti incuriositi dallo stesso. Non creare una fanpage su Facebook solo perché lo fanno tutti, non aprire un profilo Instagram solo perché pensi che tutti lo abbiano. Qual è la fascia d’età del tuo cliente-tipo?
Quali tecnologie utilizza quotidianamente? Chiediti dove si trova il tuo pubblico e raggiungilo, promuovi i tuoi punti di forza. Scegliere il social network in maniera mirata, è sicuramente una mossa fondamentale e che può agevolarti tantissimo o, al contrario, farti perdere del tempo inutilmente.
Micro-influencer food, fashion e luxury
Quali sono i I settori in cui i micro-influencer generano più engagement?
Indubbiamente quelli del food, fashion e luxury.
Ancora una volta, non è una questione di grandezza, non è una questione numerica, ma di quanto si venga percepiti esternamente come competenti in un certo argomento o in una certa materia.
Le micro celebrità tendono a diventare un po’ vip, perché se cominciano ad avere seguito, si incrementa la propria fanbase, ma è comunque ristretta rispetto ai grandi numeri delle star celebrity sui social.
Gli utenti “comuni” si rivelano essere i migliori ambasciatori di un brand, questo è certo.
Nel settore della moda oppure per chi vende prodotti estetici, contattare un micro-influencer e mostrare ai seguaci, attraverso un tutorial, come applicare i prodotti, potrebbe essere una mossa semplice quanto efficace di impatto sicuro.
I micro-influencer vincono per autenticità, semplicità, coinvolgimento e riconoscenza.
Le aziende sono chiamate ad accendere un riflettore su questi nuovi piccoli grandi divulgatori di contenuti, ponderando come allocare bene le proprie risorse, in maniera strategica, per arrivare al proprio target con tante frecce al proprio arco, in luogo di quell’unica e costosissima freccia che porta il nome del vip del momento. Micro-influencer: less is more.
Alessandra Litrico
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