Crearsi un lavoro e le occasioni professionali nell’era del Web
/Altro che crearsi un lavoro. Qualche decina di anni fa, la massima aspirazione per chi finiva gli studi era quella di trovare un impiego da dipendente a tempo indeterminato in una grande azienda che gli consentisse di programmare una vita fatta di certezze e di punti fermi. Negli ultimi anni, questa possibilità è diventata sempre più remota. Il mercato del lavoro è cambiato in base alle esigenze delle aziende alimentate da normative che facilitano il veloce turnover di personale in base alla contingenza del momento specifico.
Nel mondo dell’occupazione attuale, bisogna entrare nella logica della flessibilità contrattuale, delle competenze che è indispensabile saper valorizzare in modo da non rimanere mai senza lavoro. Per fare questo, si deve essere disposti ad una continua autoformazione. La comunicazione delle proprie competenze deve essere efficace, dove efficace significa che deve essere finalizzata ad intercettare la domanda del mercato.
Fino a qualche anno fa i reclutatori cercavano i professionisti di medio-alto livello attraverso gli annunci sui quotidiani economici. Da qualche tempo, invece, crearsi un lavoro o comunque trovare una nuova opportunità lavorativa significa guardare all’enorme mondo online. LinkedIn e gli altri social network velocizzano la ricerca e il contatto dei professionisti. A proposito di LinkedIn, aziende e recruiter inseriscono costantemente le posizioni aperte. Nella sezione Cerca offerte di lavoro potete ottenere un quadro delle posizioni aperte in tutti i settori a voi più congeniali e relativi alla zona in cui risiedete.
Questo è un momento storico che premia competenze e capacità comunicative. Non servono soldi ma un’ora al giorno da dedicare ai due/tre social network più frequentati sui quali postare contenuti che rappresentino l’idea che volete che gli altri si facciano di voi, con costanza, umiltà e una buona propensione al dialogo da parte di chiunque. Se chi fa selezione del personale vede le vostre competenze e la buona relazione verso gli altri, matura la convinzione che siete competenti e capaci di lavorare in team. Requisiti fondamentali in qualsiasi azienda di oggi.
Pablo de Echanove, Business Development Manager di Philips, ha raccontato durante un’intervista che «il Personal Branding è l’unico modo per garantirsi un lavoro. L’era digitale ha fornito ai professionisti la possibilità di diventare punti di riferimento o esperti nella loro materia senza scrivere un libro. Attraverso i social network e blog, è possibile dimostrare il proprio valore come esperti e raggiungere migliaia di persone. Tutto ciò che serve è scrivere qualcosa che fornisca valore». Ammonisce Pablo «la nostra identità digitale deve essere il più vicino possibile alla nostra vera identità. La costruzione del Personal Branding non significa creare un personaggio falso ed effimero».
La propensione ad assumerti da parte di un’azienda scatta solo nel momento in cui percepisce che la tua presenza rappresenta un reale vantaggio per la propria struttura. Il tuo obiettivo è vendere l’idea che la tua presenza sia determinante per aumentare il fatturato, che faciliti il lavoro e crei benefici a tutta l’organizzazione.
Riccardo Scandellari
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