Travel Blogger: cos’è e come diventarlo
/“La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte” diceva mille anni fa il matematico, astronomo, poeta e filosofo persiano Omar Khayyam (frase perfetta per un travel blogger).
Come dargli torto? A chi non piace viaggiare?
Con l’avvento delle nuove tecnologie e con lo sviluppo dei social network si è andata via via creando una nuova figura di viaggiatore, un viaggiatore 2.0 che si informa e struttura il suo viaggio grazie all’aiuto del web.
Molti viaggiatori amano poi condividere con gli altri il bello e il brutto delle proprie avventure, e dal vecchio diario cartaceo si è passati in epoca recente al diario digitale, o meglio definito come blog. Si parla in questo caso di “travel blog”, il blog di viaggi. Colui che scrive costantemente sul suo blog di viaggi viene definito travel blogger (o in alcuni casi traveller blogger, viaggiatore-blogger).
Se quindi ti stai chiedendo cos’è un travel blogger sappi innanzitutto che è un grande appassionato di viaggi. È un viaggiatore che ha scelto di raccontare le sue esperienze in giro per il mondo attraverso il web. È colui che tiene un diario online (il blog) e che condivide racconti, consigli, foto e video con tutti coloro che condividono la sua stessa passione.
Travel blogger: cosa fare per diventarlo
Per diventare travel blogger non c’è bisogno di essere in viaggio per 365 giorni all’anno o aver fatto esperienze incredibili come ad esempio aver scalato l’Everest, aver circumnavigato in zattera l’Oceano Atlantico o aver raggiunto a piedi il Polo Nord. Ogni esperienza è un viaggio, anche la gita fuori porta o il weekend low cost a Londra.
Il mondo è tutto meraviglioso e non bisogna farsi ingannare dal “più è strano e più è figo”, ognuno ha il proprio modo di essere e di interpretare il viaggio.
Ben venga quindi il viaggiatore low cost, il viaggiatore avventuroso, il viaggiatore solitario, colui che ama i viaggi di lusso o colui che viaggia con la propria famiglia. Basta trovare la propria nicchia ed essere coerenti con se stessi e con il proprio pubblico.
Non basta però aprire il proprio blog di viaggi su una piattaforma gratuita e iniziare a scrivere. Bisogna acquisire quelle competenze necessarie affinché il blog raggiunga più persone possibili.
Bisogna quindi conoscere quali plugin implementare, le tecniche SEO per arrivare nella prima pagina di Google, le regole di scrittura per il web, bisogna sapere analizzare i dati dei visitatori tramite Google Analytics e conoscere tutti i segreti dei social network affinché attorno al blog si crei una community di viaggiatori interessati agli argomenti trattati dal travel blogger.
Di fondamentale importanza è poi capire cosa cerca il lettore e saper rispondere prontamente e in modo corrette alle sue domande.
Proprio l’acquisizione di queste conoscenze, unite alla passione e al lavoro, possono portare a fare il salto da amatoriale a professionale.
Prendi spunto, ma senza ovviamente copiare, dagli altri travel blogger più o meno famosi. Osserva come lavorano e come si rapportano al loro pubblico.
Chi sono i travel blogger di successo da seguire e qual è il social più efficace
Io seguo molto i travel blogger stranieri e i rispettivi travel blogs perché da loro c’è molto da imparare.
Tra i più seguiti c’è Nomadic Matt ma amo molto anche The Blonde Abroad che si concentra sul binomio viaggi e moda, Hey Nadine con i suoi fantastici video, Kash di Budgettraveller, Melvin di Traveldudes, i miei amici Sarah e Terry di LiveShareTravel e molti altri ancora, ognuno posizionato in una nicchia ben precisa. Per citarli tutti non mi basterebbe un solo post.
Tra i social network a cui dedicare maggiore attenzione, oltre ovviamente a Facebook, c’è Instagram, quello che secondo me è il social perfetto per diventare un travel blogger di successo.
È proprio la foto di un luogo che ci ispira a intraprendere un viaggio o che stimola anche solo la curiosità nel saperne di più di su quel luogo. C’è una frase del fotografo di Chris Burkard (che su Instagram colleziona oltre 2 milioni di follower) che mi piace citare quando parlo di Instagram legato al mondo dei viaggi:
SOLO 10 CLIC SEPARANO LA VISIONE DI UNA FOTO DALL’ACQUISTO DI UN BIGLIETTO AEREO
Non bisogna essere dei fotografi professionisti per avere successo su Instagram. Ovviamente bisogna avere delle conoscenze di base, essere creativi e saper scegliere il filtro giusto che valorizzi il proprio scatto.
Di fondamentale importanza è anche la scelta dell’hashtag che va incidere notevolmente sul successo o meno della foto e indirettamente anche dell’aumento dei follower.
Apro e chiudo una parentesi. Purtroppo negli ultimi anni si sono verificati tantissimi casi di utenti che da un giorno all’altro hanno aumentato a dismisura i propri follower con tecniche non corrette, in pratica acquistando pacchetti di follower. Acquistare i follower oltre a essere scorretto e contrario alla policy di Instagram, nuoce gravemente sia a chi li acquista che a tutta la categoria a cui appartiene.
Oramai basta poco per sgamare i furbetti. Chi ha tempo da perdere può benissimo andare a spulciare uno a uno i follower del sospettato altrimenti basterà fare una ricerca su socialblade e verificare il grafico di crescita. Instagram procede poi ciclicamente alla pulizia dei profili falsi e capita spesso che alcuni utenti si ritrovino da un giorno all’altro con migliaia, o addirittura centinaia di migliaia di follower in meno, facendo una grossa figuraccia. Per questo è importante capire chi seguire su instagram.
Dietro a qualsiasi profilo ci deve essere però un progetto ben preciso da curare con estrema cura e dedizione, quindi rimboccati le maniche, prendi ispirazione dai grandi Igers e inizia a divertirti.
Travel blogger: si può guadagnare con un blog di viaggi? Se sì, come?
Quantificare il guadagno di un travel blogger è piuttosto difficile, soprattutto in Italia. All’estero hanno da tempo capito l’importanza di questa figura e girano cifre più alte rispetto al nostro Paese, ma anche qui qualcosa sta cambiando.
Un travel blogger, come del resto il blogger di qualsiasi altro settore, ha diverse strade per perseguire un guadagno. L’importante è che lo faccia sempre con rispetto e coerenza verso il proprio pubblico, sempre senza trucco e senza inganno.
Ci sono varie possibilità di trasformare la tua passione per i viaggi in un lavoro. La prima è quella che riguarda le inserzioni pubblicitarie sul proprio blog. Sto parlando dei banner, le immagini o strisce posizionate in varie parti del sito web che contengono un chiaro ed esplicito messaggio pubblicitario.
Chi punta a questo genere di guadagno deve avere come obiettivo principale quello dell’aumento del numero dei visitatori, lavorando molto sulla SEO (Search Engine Optimization), cioè sul posizionamento sui motori di ricerca.
PIÙ VISITATORI AVRAI E PIÙ ALTI SARANNO I GUADAGNI
Un’altra forma di guadagno è quella che riguarda le affiliazioni, ossia degli accordi con società varie che pagano una percentuale in base al venduto. Mi viene in mente ad esempio Amazon: affiliandosi con questo colosso della distribuzione si percepisce una percentuale in base alla vendita di determinati prodotti che possono essere guide di viaggio, libri, valigie o macchine fotografiche, o qualsiasi altro prodotto ruoti intorno a questo mondo.
Reputi che una determinata guida di viaggio sia particolarmente utile e ben fatta? Puoi suggerirla ai lettori del tuo blog di viaggi inserendo nel post il link che rimanda all’acquisto su Amazon e percepirai una percentuale sulla vendita. In questo caso però si sta suggerendo un prodotto e bisognerà farlo con etica e rispetto verso i propri lettori, solo ed esclusivamente se il prodotto sia stato in precedenza provato e reputato realmente interessante e utile.
MEGLIO PERDERE GUADAGNI CHE LA REPUTAZIONE, COSA CHE VALE SEMPRE SPECIE PER UN TRAVEL BLOGGER
Un altro esempio che mi viene in mente è l’affiliazione con i portali di prenotazione hotel. C’è un portale che usi da anni e che reputi particolarmente affidabile? Affiliandoti con lui, e inserendo un link all’interno di un post del tuo blog, guadagnerai una percentuale in base alle vendite.
Ci sono poi altre modalità di guadagno anche molto diverse tra loro. Prima fra tutte quella di “rivendere” le proprie competenze e conoscenze ad altri portali di viaggio scrivendo articoli per loro. Chi è abile nella produzione di video può rivenderli a vari committenti e chi sa scattare belle fotografie può rivederle a siti o a testate giornalistiche.
Si può guadagnare scrivendo eBook e poi rivenderli tramite il proprio blog di viaggi, si possono realizzare e vendere gadget, si può fare formazione in base alle competenze informatiche acquisite nel corso degli anni, e si può partecipare anche a campagne di comunicazione. Ma non solo…
Adesso tocca a te, inizia il tuo viaggio!
Come vedi le strade per diventare un travel blogger e guadagnare sono molteplici e possono essere ovviamente intraprese singolarmente o tutte assieme.
La cosa importante, prima ancora di chiederti magari quanto guadagna un travel blogger, è come ti dicevo poco fa la coerenza, la correttezza e il rispetto verso i propri lettori.
Solo dopo aver chiarito questo punto importante, potrai concentrarti sulla forma di business scelta, che comunque dovrà essere sempre associata alle tecniche e alle strategie per aumentare il traffico di visitatori sul proprio sito web, all’aumento del numero dei follower sui social network e al numero degli iscritti alla newsletter.
All’aumento dei lettori e dei follower aumenteranno di conseguenza anche i guadagni perché si diventerà sempre più appetibili agli inserzionisti.
Buon viaggio e buon blogging!
Andrea Petroni
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Libri scritti da Andrea Petroni
Questo è veramente utile per viaggiare ❤️ lo consiglio a tutti!!!!!
bit.ly/2Zf0lW9
Grazie per questo articolo.
Hai fornito diverse informazioni e “spunti” per coloro che si avvicinano a questo mondo.
Per chiunque decida davvero di intraprendere questo percorso, faccio un grande in bocca al lupo. Diventare un travel blogger di professione vuol dire fuggire dalla propria di comfort per mettersi in gioco. Un “all in” sui viaggi, in bocca al lupo!
stefano