Come sfruttare l’ascolto delle conversazioni online per il tuo Brand
/Il social media monitoring – cioè l’ascolto delle conversazioni online finalizzato alla costruzione di una strategia e di una digital reputation – costituisce ormai uno degli elementi centrali di qualunque strategia di marketing online, che voglia essere supportata da strumenti concreti per valutarne l’efficacia. Non esiste azione senza misurazione e i brand lo hanno compreso pian piano, integrando in maniera crescete la componente di analisi.
In dettaglio, dunque, a cosa serve l’ascolto delle conversazioni online?
Ci sono almeno 4 buoni motivi per ascoltare le conversazioni online che ruotano attorno al tuo brand:
- Misurare e creare la propria digital reputation: la reputazione di un brand online è solo in parte il risultato delle azioni effettuate sui canali direttamente controllati da quest’ultimo. È invece il risultato congiunto dell’analisi delle proprie azioni e delle conversazioni che avvengono al di fuori dei propri canali e che danno la misura di come un brand venga effettivamente percepito dagli utenti. Per questo è fondamentale usare strumenti che consentano di intercettare specifiche parole chiave e di analizzare l’influenza di chi è coinvolto nelle conversazioni sul nostro brand. Sta poi al Social Media Analyst “pesare” e aggregare i diversi dati, tenendo anche conto di obiettivi e mission del brand.
- Acquisire vantaggi competitivi: comprendere come sia percepito il proprio brand può costituire un vantaggio anche rispetto ai competitor, ma come si muovono questi ultimi? La benchmark analysis è una componente essenziale del social media monitoring. Vale la stessa regola applicata al proprio brand: non basta analizzare l’efficacia dei canali direttamente controllati, serve anche capire come il brand sia percepito dagli utenti attraverso le conversazioni che lo riguardano.
- Strutturare strategie efficaci: il disegno di una strategia di azione online è solo il primo passo verso la ricerca della sua efficacia, che potrà infatti essere provata solo al contatto con gli utenti. Per questo bisogna imparare a ragionare – ed usare il monitoring – come cartina di tornasole dell’efficacia delle strategie stesse, nella consapevolezza che una costante attività analisi deve accompagnarsi ad una eventuale modifica delle strategie originariamente previste. Il tempismo, in questo caso, è fondamentale. Non è consigliabile scoprire troppo tardi di avere sbagliato la propria strategia e di non essere più in grado di rimediare.
- Misurare in maniera organica l’efficacia delle azioni online nel contesto del più ampio insieme di attività di marketing, comunicazione in generale di costruzione della brand image: i social media e le relative strategie che li coinvolgono sono parte di un più ampio piano di costruzione dell’immagine del brand. Tutti gli analytics vanno dunque messi in relazione e il ruolo dei social media va “ripensato” tenendo conto dei più ampi obiettivi di brand e delle azioni di marketing e comunicazione attuate sui canali “offline”.
In questo contesto, qual è il ruolo del Social Media Analyst?
Non è semplicemente quello di un collettore di dati. Il social media analyst infatti non si limita a raccogliere, catalogare e presentare i “numeri dei social”, ha il compito di tradurli – anche grazie al supporto del social media strategist – in azioni concrete, di valutarne l’efficacia in maniera organica ma soprattutto di collocare i dati analizzati per ciascun canale nel più ampio contesto della strategia digitale adottata.
La carenza di una strategia di social media monitoring è insomma ormai inaccettabile: e tu cosa stai facendo per costruire quella del tuo brand?
Emanuela Zaccone
Ultimi articoli di Emanuela Zaccone (vedi tutti)
- Come sfruttare l’ascolto delle conversazioni online per il tuo Brand - 5 luglio 2017
- Social Media Analysis e strategie: cosa è cambiato? - 8 novembre 2016
- Social Media Crisis Management: di cosa stiamo parlando? - 9 dicembre 2015
Nessun libro disponibile.