Big Data: perché dovresti usarli per fare marketing?
/Quando si parla di Big Data il più delle volte si pensa che sia un argomento ad appannaggio della statistica o dell’ingegneria informatica; è vero ma solo in parte.
I Big Data hanno anche un terzo volto che è quello del marketing, infatti il mondo dei Big Data prende e occupa talmente tanti aspetti e settori della vita di un’azienda che il come trattarli e che metodo utilizzare è ancora in via di
definizione.
Il Prof. Dan Ariely (Duke Univ. e MIT) in un suo tweet del 2013 dichiarava “I Big Data sono come il sesso degli adolescenti; tutti ne parlano, nessuno sa veramente di cosa si tratta, tutti dicono che gli altri lo fanno, allora tutti dicono di farlo” a distanza di 5 anni questa affermazione è ancora del tutto valida.
Infatti mentre ad esempio conosciamo tutti il Business Model Canvas come lo strumento strategico per descrivere, definire o rinnovare il proprio business o la SWOT Analysis utilizzata in ambito consulenziale come strumento di pianificazione strategica, per i Big Data non esiste ancora un vero e proprio modello di business universalmente riconosciuto.
Ma entrare nella post adolescenza non è solo auspicabile, ma è del tutto fattibile. Infatti acquisendo le competenze e le conoscenze di base per la valutazione in ottica di marketing dei tanto acclamati Big Data potrai capire cosa sono, ma
anche come utilizzarli per aumentare le tue performance di business.
Quando racconto che tutto ciò è possibile una replica che spesso mi viene fatta è «Si, ma io sono una PMI/libero professionista/ piccolo retailer, queste sono cose “da grandi”»
Falso, i Big Data sono democratici e alla portata di tutti, infatti per essere definiti tali è sufficiente che rispettino le “3V” descritte per la prima volta da Doug Laney nel 2000: volume, velocità e varietà;
- il volume dei dati creati è vasto, soprattutto paragonato a risorse tradizionali, e l’aumento della mole di dati catturati è stata notevole in particolar modo nell’ultimo periodo storico. Si stima ogni due giorni è generato un volume di dati pari alla quantità di informazioni generate dall’umanità intera fino al 2003.
- la velocità, invece, fa riferimento all’aumento della velocità con cui i dati sono creati, immagazzinati, processati e analizzati dai database di nuova generazione. I dati possono essere processati addirittura in real time, rendendo possibile ad alcune aziende, di mostrare pubblicità personalizzate basate sulle ricerche recenti e sugli acquisti passati sul sito visitato, oppure anche nello store sulla base di informazioni di CRM, il cosiddetto re-markeing.
- La varietà: i dati, arrivando da diverse fonti, sono raccolti con qualsiasi tipo di formato, partendo da quelli strutturati e numerici fino ad arrivare ai video, documenti di testo, immagini, etc., dunque le organizzazioni devono essere in grado di gestire ed elaborare una grande molteplicità di informazioni.
Pensaci bene, che tu lo voglia o no, tutti i giorni produci una grande quantità di dati, da diverse fonti e in tempo reale. Basta un piccolo gesto come aprire l’app di Facebook sul tuo smartphone.
Di contro, per business, qualsiasi esso sia, è più semplice entrare in possesso di molti dati (VOLUME) in tempo reale (VELOCITÀ) nei formati più disparati (VARIETÀ) sui clienti attuali e potenziali.
Che tipo di azioni deve compiere un’azienda o un libero professionista per lavorare con i Big Data?
Seppur all’inizio ti ho detto che un modello universalmente riconosciuto ancora non esiste, posso di certo dirti anche che un percorso da seguire, univoco e utilizzabile da tutti può essere questo:
1- Fissa un obiettivo strategico
2- Individua e scegli le fonti di dati utili al tuo obiettivo
3- Estrapola e selezione le informazioni
4- Trasforma le informazioni in conoscenza
5- Definisci le azioni da intraprendere
6- Misura i risultati
Lavorare con i Big Data in ottica di marketing è prima di tutto un percorso da intraprendere in e con l’azienda. Un viaggio con diverse tappe che ti porteranno in un luogo magico: il miglioramento delle performance aziendali.
Elisa Iandiorio
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