Comunicazione etica: la gioia di scrivere per le persone
/Io resto a casa, è esattamente ciò che vorrei vedere, è esattamente ciò che dovremmo fare tutti, per il bene di tutti.
In queste ore assistiamo ad una sovrabbondanza di informazioni, ad una comunicazione smodata, un marasma, un caos di parole e opinioni dal quale è complicato districarsi.
La comunicazione etica è fondamentale, lontani da retorica e belle parole. La comunicazione etica è importante, oggi più che mai, e deve guidarci con consapevolezza verso una condivisione sana e veritiera delle notizie.
Ma come scrivere eticamente?
Ho molto amato il libro di Mariagrazia Villa, Il giornalista digitale è uno stinco di santo, in cui questa coloratissima portatrice sana di ottimismo spiega con efficacia e semplicità cosa significa scrivere per le persone.
Qual è la dote che emerge subito? La sua ironia. La capacità di affrontare con la leggerezza di un soffio anche argomenti molto importanti. Una leggerezza che non è mai superficialità, ma capacità di volare sulle cose e al tempo stesso di addentrarsi in temi delicati come la solidarietà, la partecipazione.
Ciò che conta oggi, probabilmente come mai prima d’ora, è la capacità di infondere positività, stimolare il senso di inclusione e partecipazione, la solidarietà.
In poche parole, quella che io chiamo la gioia di scrivere per le persone.
L’attenzione per gli altri, nel nostro settore e non solo, dovrebbe manifestarsi attraverso la cura del dettaglio, delle sfumature.
Per chi scrive e osa farlo eticamente, si esplicita attraverso la capacità di empatizzare, di condividere emozioni non soltanto trapelanti da una capacità di raccontare storie, ma di approfondire e comprendere la nostra, di storia, in un momento cosi delicato e denso di dubbi, sensazioni negative, informazioni distorte, marketing spesso sfrenato e improntato alla logica della lead generation, mascherato da azioni solidali.
Siamo chiamati a fare la differenza online e offline, siamo chiamati a farlo ora.
Fare il bene per le persone significa farlo a prescindere, comunicare in modo sano sui blog, sui social, sui siti dei giornali nazionali e locali, significa contribuire nella massima misura porgendo al prossimo la migliore versione di noi stessi, attraverso le parole, armi potentissime per la diffusione dell’unico virus in relazione al quale nessuno dovrebbe mai riscoprirsi immune: la cultura.
Come scrive Mariagrazia Villa in un passo del suo bel libro: “ritengo che sia ora di far uscire lo Spirito dal recinto mistico, filosofico e religioso in cui lo abbiamo confinato ed emarginato” .
La rete può aiutarci enormemente a raggiungere questo incredibile e salvifico obiettivo.
Insieme ce la faremo.
Alessandra Litrico
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