Le cose iniziano ad esistere quando diamo loro il nome
/Come per tutte le cose che ci circondano e di cui facciamo un uso inconsapevole, prima di essere tali erano solo nella mente di chi le ha create. Un piccolo contenitore di vetro in cui mettere un qualsiasi liquido non era un bicchiere fino a quando qualcuno non ha deciso di dargli questo nome.
Il nome determina l’esistenza
Quando decidi di dare un nome, sei di fronte a qualcosa che è di importanza fondamentale più per quello che racchiude l’atto stesso di nominarla, che per il significato che include. Questo perché come afferma in uno scritto Zygmut Bauman, dare il nome a qualcosa descrive un vero e proprio processo culturale e allo stesso tempo intellettuale di importanza assolutamente primaria.
Quando affronti il discorso legato al nome delle cose, la tua lingua assume un aspetto sicuramente essenziale. Nella tua lingua infatti, un oggetto assume un significato specifico dal momento in cui gli assegni un nome, ma capita che lo stesso in altre lingue abbia significati diversi o più di uno. Questo mostra che nel nome si cela molto di più, ovvero quell’aspetto ontologico che hanno le varie lingue del mondo.
Insomma, le cose possono esistere ma questo non basta a renderle effettivamente tali. In modo che esse acquistino il proprio significato e quindi diventare delle vere e proprie realtà, è essenziale che tu dia loro il nome. Dunque, quando ti trovi di fronte a qualcosa di nuovo, è come lo chiami a determinare la sua reale esistenza.
Il copywriter: colui che fa esistere le cose
Se sei un copywriter sai già di cosa sto parlando, se non lo sei basterà leggere quanto segue per capire che si tratta di una figura che per eccellenza fa esistere tutto e niente. Un copywriter scrive testi, racconta fatti ed eventi che accadono ogni giorno; alle volte è anche scrittore e narra un racconto.
Quando viene scritto un libro i personaggi, gli oggetti e i luoghi non necessariamente sono realmente esistenti, quindi, nascono completamente nella mente del lettore. Tali cose, luoghi o persone, non sono nulla fino a quando messi nero su bianco all’interno della storia, vengono corredati di un nome. A questo punto diventano esistenti, che siano all’interno di un racconto in un libro oppure no non ha importanza. Nell’immaginario comune, ad esempio, supereroi come Batman, l’Uomo Ragno, Capitan America e così via esistono per davvero. Beh, i più scettici potranno dire che si tratta solo di racconti di fantasia e che non sono reali. Vero. Ma esistono, e questo grazie a chi ne ha creato le figure e ha dato loro quello specifico nome.
Il nome ti fa esistere in quanto persona
L’ultimo aspetto che voglio analizzare è quello del nome delle persone. Immagina se tu oggi fossi nato, senza che i tuoi genitori ti avessero dato un nome o un cognome. Sembra assurdo quando ti sto dicendo, ma in questo caso saresti sicuramente reale, ma non esisteresti per nessuno, né per le persone che ti circondano, né per la società in cui sei collocato.
Il tuo nome, ma in particolare il tuo cognome, ti rende una persona esistente a tutti gli effetti. Con questi dati sei un lavoratore, uno studente, un numero di previdenza sociale, un contribuente. Con il cognome sei tutto. Avere un nome è anche qualcosa di più. Spesso nel nome che porti c’è nascosta la tradizione della tua famiglia o un significato che riguarda qualche evento particolare della vita dei tuoi genitori.
Dunque, come avviene per le cose reali e per i racconti degli scrittori anche tu esisti grazie al fatto che al momento della tua nascita ti è stato dato un nome.
Giovanni Sodano
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