Come sono cambiati creatività e business in epoca post-web
Il web ha cambiato tanto il nostro modo di fare business quanto la nostra creatività. Un’affermazione forte, ma concreta. Infatti oggi la creatività ha subito una trasformazione dovuta al nuovo medium con cui creiamo: il web. Diventa quindi importante, se si vuole fare centro con il proprio business, apprendere come dare forma a immagini in grado di fermare all’istante chi le osserva, colpendo tanto i suoi occhi quanto il suo pensiero.
Creatività e business post web
Parliamo di creatività e business post-web, un’attitudine da educare e capire allo scopo di ideare lavori in grado di indurre un cambiamento o di esprimere un’idea innovativa, insomma di far pensare per agire chi ci guarda o ascolta il nostro lavoro. Per dare il via a una tale azione bisogna quindi essere a conoscenza dei mutamenti che la creatività ha subito negli ultimi anni. Non è certo un percorso facile né scontato, lo so, e nemmeno mi aspetto che lo sia, perché capire ed educare la propria creatività per trasformarla in opportunità lavorativa e di business ci mette di fronte a una serie di ostacoli da analizzare, superare e gestire. Andiamo per ordine e cerchiamo di elencare alcuni dei temi che si sono rivelati nodali negli ultimi anni, ovvero da quando la creatività è passata alla sua fase post-web. Possiamo così iniziare a fare ordine, allo scopo di affrontarli insieme e trasformare una dote innata, come la creatività, in un’opportunità lavorativa e di business.
Il cambiamento della creatività in epoca post-web
Partiamo da un cambiamento culturale che ci ha investiti negli ultimi decenni: il passaggio dalla cultura scritta a quella visiva. Lo so, rappresentare e raffigurare è innato nell’uomo, ma è altrettanto vero che l’epoca web, e ancor di più quella post-web, ha enfatizzato questo aspetto dell’agire umano. Tale passaggio, direi epocale, visto che il precedente si è verificato diversi secoli fa con il transitare dalla cultura orale a quella scritta, ha trasformato il nostro modo di pensare e creare, il nostro stesso meccanismo di costruzione culturale. Senza entrare in questo articolo nel pieno della questione la nuova cultura visiva ha dato origine negli ultimi anni a un vocabolario espressivo, lo stesso da cui un creativo deve attingere i segni necessari a costruire tutte le velature di senso che un’immagine racchiude in sé. Ora quindi il tuo dovere di creativo è quello di esplorare le guide esistenti alla raffigurazione visiva post-web e al suo vocabolario espressivo, al fine di farle tue e utilizzarle come lessico per una nuova comunicazione visiva piena di velature di senso.
E ricorda: non basta saper usare uno o più programmi per essere creativi, è necessario conoscerne le regole espressive e i rimandi culturali, visivi, etici e di senso, altrimenti otterrai lavori sicuramente corretti, ma non necessariamente creativi, significativi e comunicativi.
Alcuni temi della creatività post-web
Aspetto importante per fare della creatività il proprio lavoro è quello di conoscerne i meccanismi ideativi sia in te che nei mezzi in grado di renderla visibile. In altre parole, devi essere assolutamente consapevole di ciò che visualizzi e di come puoi restituirlo, avendo costantemente sotto controllo realtà e irrealtà, i due concetti ora fusi in epoca post-web in una matassa da dipanare. Allora saper distinguere cosa sia reale o irreale, cosa c’è e non c’è in rete, diventa fondamentale per produrre immagini di successo e non cadere in errori visivi autoreferenziali. Devi essere inoltre a conoscenza di cos’è una superficie infinita, quella su cui oggi operi nel web con le sue regole e anti-regole. In fondo tutti coloro che nella storia si sono cimentati con la creatività erano consapevoli delle possibilità e dei limiti degli strumenti a loro disposizione. Perché tu dovresti esserne esente?
L’epoca post-web non si è fermata qui, ma ha modificato anche l’origine di ogni atto creativo: il concetto di problema. La sua struttura infatti non è più limitata al bivio tradizionale, ma all’intersezione di più possibilità risolutive. Ovvero un bivio a più livelli in cui prendere una decisione si articola in diverse possibilità e sovrapposizioni del pensiero. Insomma lo stesso problema ora non è più quello di definire se andare di qua o di là, ma di capire se c’è e dove si trova un di qua o un di là.
Ultimo, ma non per ultimo, devi comprendere come si è sviluppata una disciplina strettamente legata a creatività e business: il visual marketing. Una materia di studio e ricerca che ha le sue radici nel Novecento, poi fiorita con la cultura visiva post-web per unirsi in questi ultimi anni all’interaction design, al fine di produrre immagini in grado di colpire nel segno facendole interagire attraverso spazio e mobile device con gli utenti.
Comprenderai quindi che imparare a esprimere la tua creatività oggi sia una mossa vincente, se vuoi che diventi parte del tuo lavoro, del tuo business. Al questo punto non è più possibile fare finta di nulla, le cose sono state dette e approfondite da diversi ricercatori, e nel testo Webcreativity. Creatività e visual marketing post-web puoi trovare un compendio di tutto ciò.
Dimenticavo. Per alleggerite la lettura e aiutarti nella comprensione di tali cambiamenti, nel testo trovi alcuni esercizi utili a sviluppare e educare la tua creatività, ma anche a ripensare tutta la tua comunicazione in epoca post-web. Apprendere i cambiamenti della creatività e del visual marketing significa infatti essere preparati ad affrontare il mondo che ti aspetta e fare del tuo lavoro o business un lavoro o un business creativo.
Paolo Schianchi
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