Digital ecobrand manager: il comunicatore del futuro?
/Chi, come me, fa il formatore professionale e il docente universitario deve sempre insegnare guardando al futuro e mai al presente. Probabilmente, anzi sicuramente, le professioni che oggi conosciamo tra una decina di anni entreranno in crisi e si estingueranno più o meno velocemente.
Formare dei giovani e cercare di inserirli nel mercato del lavoro diventa, quindi, una bella sfida. Più da futurologi che da docenti. Anche se, per “predire” il futuro è bene conoscere il presente. In questo la mia professione principale, quella del giornalista, aiuta.
Un paio di anni fa cercavo di capire quali potevano essere i fabbisogni formativi di giovani laureati in comunicazione, ho analizzato le tendenze del mercato e alla fine ho pensato di elaborare un percorso formativo per “digital ecobrand manager”. Uno dei tanti green jobs, ma probabilmente quello meno conosciuto.
In realtà, ha delle grandi potenzialità ed è una figura professionale che riassume in sé tante competenze. Competenze che sono state sintetizzate nel libro “Green Branding”. Un libro che, ci tengo a precisare, non ho fatto da solo.
Mi sono fatto aiutare da 10 allievi che hanno frequentato il corso. Ognuno di loro ha focalizzato un aspetto che lo aveva colpito e che ritiene più interessante.
Ne è nato un ritratto corale e a molte facce: soltanto leggendo tutto il libro si capisce pienamente questa figura manageriale.
Il campo di interesse è quello del green e di tutto quello che gira intorno a questo mondo: l’economia circolare, il risparmio energetico, le energie alternative, lo sviluppo sostenibile, il packaging green, la tutela dell’ambiente, la responsabilità sociale d’impresa. Il cuore dell’attività del digital ecobrand manager è quella di fare branding. Ecco spiegato perché il libro si intitola in questo modo.
Perché leggere questo libro? Ogni capitolo, in quanto “opera collettiva”, ha un suo ritmo e un suo stile di scrittura. C’è chi si è tenuto abbastanza vicino alla tradizione accademica e chi invece ha usato molto la fantasia, c’è chi ha sottolineato il contributo dei docenti del corso e chi ha scelto di riportare case histories visti in aula. Si leggono aneddoti divertenti, storie curiose, spunti di riflessione, tecniche innovative.
Ma chi è un ecobrand manager? E’ un manager che sa usare gli strumenti digitali per rendere verde (o più verde) il brand di un’azienda.
Per far questo non basta saper promuovere o comunicare, il digital ecobrand manager interviene in tutte le fasi del processo di produzione, iniziando proprio a consigliare anche il tipo di prodotto o di servizio che è preferibile realizzare “ascoltando la rete” e analizzando i dati disponibili; interviene sul packaging indicando quale usare per soddisfare la crescente domanda di sostenibilità per il confezionamento dei prodotti; riesce ad individuare il cliente “ideale” al quale offrire il servizio o il prodotto finale.
Il libro è scritto per essere una guida completa per chi vuole diventare manager di aziende green o green oriented, ma è una lettura utile anche per chi guida queste aziende che vivono in un mondo in continua evoluzione dove la sostenibilità assume un’importanza sempre maggiore in tutti i processi produttivi. Infine è una lettura consigliata anche per chi ama queste tematiche e non necessariamente fa della comunicazione e della promozione green il proprio lavoro quotidiano.
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Luca Garosi
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