Facebook per aziende e la rivoluzione Facebook at Work
/C’è un vero e proprio Facebook per aziende in arrivo: si chiama Facebook at Work ed è una versione del social network pensata esclusivamente per i professionisti e soprattutto per agevolare la comunicazione e la collaborazione tra colleghi. In ufficio è utilizzato già da molti anni ma non col beneplacito dei dirigenti, che non lo vedono di buon occhio perché può causare distrazione e influire negativamente sulla produttività, ma stavolta potrebbe davvero cambiare la mentalità del “niente social network sul posto di lavoro” e rivoluzionare in modo con cui si collabora online. Come?
Facebook per aziende, come funziona?
Facebook at Work è attualmente in fase di test a un ristretto numero di partner esclusivi e assomiglia molto al social network che tutti conosciamo e siamo abituati a usare, dunque con tanto di timeline, gruppi, messaggi ed eventi, ma promette un’esperienza diversa e incentrata sul mondo del lavoro. È infatti stato realizzato per essere utilizzato all’interno delle imprese, sia in ambiente desktop che mobile (per iOS e Android). Funziona così: il datore di lavoro crea un account per ciascun dipendente, il quale si ritroverà automaticamente tutti i colleghi all’interno del proprio network. Amici e conoscenti rimangono esclusi.
Il dirigente fornisce dunque nome, ruolo e contatti dei propri dipendenti per poi associarli ai relativi account Facebook, e gli stessi potranno poi effettuare il login utilizzando username e password del profilo Facebook classico. Come per tutte le soluzioni di enterprise networking, la chiave del nuovo servizio di Mark Zuckerberg è la collaborazione: Facebook at Work sta usando una interfaccia familiare per rendere il più semplice possibile lo scambio di informazioni tra colleghi, i quali saranno in grado di condividere foto, video, documenti e altri file come sono abituati a fare su Facebook. Inoltre, l’azienda potrà accedere a qualsiasi cosa condivisa sulla propria rete quindi ad esempio i manager potranno monitorare i progressi fatti, vedere come il loro personale collabora, promuovere una migliore comunicazione interna e via dicendo. Sembra promettente: il vantaggio principale di questo Facebook per aziende sarà dunque la familiarità e la facilità di utilizzo, da sempre il maggior ostacolo all’adozione dei servizi di enterprise social networking.
Ma è sicuro? La questione privacy
Finora ho parlato dei vantaggi di questo nuovo servizio ma ci sono anche degli ostacoli alla sua adozione, e il più importante in tal senso è quello relativo alla sicurezza: le aziende saranno disposte ad affidare i loro dati sensibili a Facebook? Secondo il team di Zuckerberg, Facebook at Work è stato concepito e realizzato per essere utilizzato solo all’interno delle imprese, «il che significa che le informazioni degli impiegati sul Facebook aziendale sono al sicuro, protette, confidenziali e completamente separate da quelle del proprio profilo Facebook personale. Le informazioni condivise tra gli impiegati sono infatti accessibili solamente alle persone della compagnia», ma sarà abbastanza per poter dormire sonni tranquilli? Affideresti i tuoi dati di lavoro sensibili a una piattaforma come Facebook, da sempre criticata per la privacy?
Questo Facebook per aziende cambierà il modo di lavorare?
Il successo di Facebook at Work dipenderà dunque dalla fiducia che le aziende riporranno in questo servizio, ma anche se avrà successo cambierà davvero il modo di collaborare? Chissà: entrando nelle aziende potrebbe distruggere ogni restante barriera tra strumenti professionali e personali. Ci sono tuttavia molti Social e strumenti online che offrono già da tempo ciò che Facebook darà ai professionisti, come ad esempio LinkedIn, Google Docs, Drive, Slack e le Office apps di Microsoft. Sottolinea infatti Rob Koplowitz, analista di Forrester Research:
«Google è stato responsabile della transizione consumer-to-business per le email e la produttività. Dropbox sta facendo lo stesso per i servizi di condivisione e sincronizzazione file. Adesso è la volta di Facebook, per i servizi di collaborazione tra colleghi».
«La sfida – prosegue – sarà soddisfare le richieste aziendali, in termini per esempio di sicurezza, crittografia, integrazione delle directory e di applicazioni esterne. Sono cose difficili da costruire, ma Facebook ha le capacità per riuscirci. Google ha intrapreso lo stesso percorso e ha ancora difficoltà a soddisfare le esigenze di grandi imprese. Idem per Dropbox. Non c’è nessun motivo per cui Facebook non possa fare altrettanto».
Secondo te cosa accadrà, Zuckerberg avrà fatto di nuovo centro? Secondo me sì e non vedo l’ora di utilizzare il Facebook per Aziende nella casa editrice in cui lavoro.
Redazione
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