Food marketing: cos’è e come si fa? Aggiungi pepe alla tua strategia!
Parlare di cibo oggi è molto glamour, cosi come parlare dell’ultimo capo di abbigliamento o di altri trend del momento. Il food marketing cavalca l’onda, soprattutto in epoca post Covid19, che ha comportato uno stop dei servizi essenziali per molto tempo, generando perdite in termini di guadagni e quindi di clienti.
Il food marketing è l’insieme di tutte le attività sulla promozione e valorizzazione digitale che servono ad accrescere la vendita di prodotti gastronomici. Fondamentale per chiunque svolga un’attività nella ristorazione o nell’asporto di cibo e bevande, diventa un elemento irrinunciabile e imprescindibile per comunicare il valore e la qualità dei propri prodotti, convincendo le persone ad acquistarli ed effettuare ordini. Durante la pandemia, secondo alcune ricerche sul food delivery, molti degli ordini effettuati in Italia provenivano da Milano.
Ma cosa richiedono gli italiani? Tra il cibo di asporto più amato degli italiani, con piccole variazioni a seconda se ci si trova a nord o a sud, a Milano o a Roma passandoper Napoli, c’è la pizza e il sushi. È questo il fenomeno della globalizzazione. Ma il cibo non è cambiato. Si è semplicemente evoluto ed è andato a popolare nicchie fino a poco tempo fa assolutamente impensabili.
E queste nicchie del food e wine sono diventate gli elementi cardine di nuovi ristori. Mi riferisco ai locali per “vegani”, per “crudisti”, per “vegetariani” che si affiancano a quelli più popolari “di carne “e “di pesce” oppure al “food del lusso” e del “fresco”. Ma pensiamo anche allo street food, alla voglia delle persone (crescente post Covid19) di consumare il pasto in viaggio, in giro, mentre si è intenti a fare una bella passeggiata. Ecco come fare food digital marketing vincente.
Come fare food digital marketing: sfrutta i social network
Il mondo digitale si compone si tanti aspetti, ed è essenziale essere presenti in maniera originale per poter dare nell’occhio e riuscire ad attirare la propria nicchia. Sicuramente, uno strumento essenziale per il digital food è rappresentato dai social network: Facebook e Instagram in primis.
Il segreto è quello di far vivere alle buyer personas la stessa esperienza sensoriale che vivrebbero in presenza, attraverso la descrizione dei cibi, fotografie e video che permettano loro di entrare nel mondo del food senza volerne più uscire. L’unica via di fuga diventa l’acquisto.
Prima di tutto, devi definire la tua brand identity e il tuo target di riferimento. Se hai chiaro chi sei e a chi ti rivolgi, metà del lavoro è svolto. Se sai cosa proponi, quali sono i tuoi punti di forza, qual è la qualità o il dettaglio che contraddistingue i tuoi prodotti, puoi focalizzarti sul “come”. Come comunicarli, ma soprattutto a chi.
La gestione di una pagina Facebook e di un account su Instagram andrebbe delegata sempre a un professionista social media manager, possibilmente esperto di food e beverage, in quanto il linguaggio, il tone of voice, dovranno essere familiari, coinvolgenti, semplici ma al tempo stesso d’impatto.
Gli ingredienti per una concent creation efficace
1) Continuità: bisogna condividere post, dunque informazioni, con cadenza periodica. Non dimenticare mai di cavalcare l’onda dell’attualità: ci sono fiere ed eventi particolarmente rilevanti legati ai prodotti che commercializzi? Parlane. Inserisciti all’interno di un contesto più ampio per rendere ancora più appetibile il tuo mondo. Il posting dovrebbe essere puntuale e ben curato, con contenuti strategici capaci di coinvolgere ed attrarre i golosi del web.
2) Espressività: bisogna creare esperienze sensoriali coinvolgenti, in modo da ingolosire il tuo pubblico e generare engagement, ma soprattutto, catturare l’attenzione sul proprio prodotto. Scegli tu il modo, mettendoti nei panni del tuo consumatore medio: cosa fa questa persona durante il giorno? In quale momento si distrae maggiormente sulle piattaforme online? Qual è il cibo che gradirebbe di più in quel preciso momento? Rendi quel prodotto succulento anche soltanto con descrizioni e immagini invogliando a provarlo durante la pausa pranzo o, magari, durante i weekend di relax con tutta la famiglia.
3) Impatto: la velocità con cui tutti noi fruiamo dei social network e dei siti web è impressionante. Bisogna entrare nella testa dell’utente medio, prima ancora del consumatore medio. Il tuo contenuto deve inchiodare l’osservatore in pochi secondi, inducendolo a soffermarvisi in un lasso temporale molto breve.
Coinvolgi gli influencer giusti
Quando si parla di food e drink, una delle strategie di successo è sicuramente quella che fa leva su influencer noti nel settore. Creatività, spirito d’iniziativa e unicità garantiscono un ritorno in termini di follower, di coinvolgimento e di diffusione dei propri valori.
Il food influencer marketing ha fatto passi da gigante negli ultimi anni: secondo Blogmeter, il food&beverage è il settore merceologico che sfrutta più di tutti i progetti con gli influencer, probabilmente perché il cibo è il prodotto che più fa gola e che meno viene percepito come vera e propria merce.
Gli utenti seguono gli influencer del settore più che altro per consigli e ricette, rimanendo incollati allo schermo del computer o dello smartphone contenuto dopo contenuto, ingrediente dopo ingrediente. La nostra epoca assiste a una proliferazione di vegani, vegetariani, persone che si scoprono sempre più intolleranti al lattosio, al glutine, di conseguenza queste nicchie in particolare sono spinte a cercare contenuti in linea con le proprie esigenze alimentari.
Hai individuato la tua nicchia? Sei già presente online o ti è venuta voglia di cominciare a farlo in maniera più proficua?
Fammi sapere cosa ne pensi lasciandomi un commento.
Redazione
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