L’impatto del Covid sui media: le testate giornalistiche battono Facebook
/Il Covid ha cambiato in maniera significativa molti aspetti della nostra vita: le abitudini, i progetti e, in definitiva, il nostro futuro.
Le scelte che un tempo venivano considerate posticipabili, godono di un’attenzione maggiore da parte di tutti noi, colti come siamo da ansie e preoccupazioni legate alle inevitabili ripercussioni sulla nostra vita privata e professionale.
Piuttosto evidente, in particolare, è l’effetto Covid sui media e l’informazione in generale.
Secondo un’indagine condotta lo scorso giugno con interviste telefoniche effettuate a oltre mille italiani e raccolta nel report “La scienza e il Covid”, realizzato da ricercatori dell’Istituto per la Formazione al Giornalismo dell’Università di Urbino, si registra un incremento del +8% dei notiziari locali, un +6% per le reti all news e un -7% sull’uso delle radio, probabilmente per via della drastica riduzione degli spostamenti in auto per andare al lavoro.
Il dato molto interessante riguarda i social, Facebook in primis: un -3% che indica una maggiore propensione delle persone, durante tutto il periodo, ad attingere alle informazioni mediante fonti più attendibili. La percezione è che gli italiani stiano concentrando la propria attenzione su fonti più vicine territorialmente, magari non solo per un’informazione generalista ma anche per monitorare il comportamento del virus e la sua diffusione, tralasciando sempre più le condivisioni dei post dei propri amici su Facebook.
Al primo posto della classifica dei media, si collocano testate le giornalistiche e i siti web di informazione (+4%) con utenti sempre più alla ricerca di notizie e aggiornamenti costanti attraverso i media online. Il giornalista digitale rivive una nuova epoca riappropriandosi del suo ruolo di protagonista per un po’ venuto meno.
Impatto del Covid online: le preferenze degli italiani
L’autorevolezza delle testate e dei siti web più consultati, permette agli utenti di fare una maggiore scrematura nel caotico mondo online, evitando fake news e opinioni poco attendibili pubblicate sui social.
Questi risultati danno un segnale forte rispetto all’evento pandemico che stiamo vivendo, perché dimostrano che le persone si orientano attraverso i canali online filtrando notizie e informazioni in maniera piuttosto netta, per evitare lo slalom tra le bufale e le interpretazioni soggettive di quanto sta succedendo in Italia.
Il messaggio lascia trapelare una volontà precisa: rintracciare fonti obiettive e affidabili, nonché uno scostamento dalle dinamiche social, sempre più relegate al puro e semplice svago e alle attività promozionali di aziende e realtà che, in questo periodo più che mai, riscoprono l’importanza dei social network e delle sponsorizzazioni per mantenersi in vita nonostante e malgrado il duro impatto del Coronavirus.
L’altro messaggio, quello ancora più auspicabile, è che informarsi torna ad essere una priorità importante per gli italiani, riconoscendo il fondamentale ruolo di mediazione dell’informazione e per molto tempo tristemente dimenticato.
Alessandra Litrico
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