Marketing sportivo: segreti e strategie di 40 super esperti per vincere anche sul web
/Sport e Digital Marketing, Sono due mondi diversi, non c’è dubbio, e fino qualche anno fa potevamo ancora illuderci di tenerli separati. Da una parte il campo da gioco, il sudore, la fatica, i cori dei tifosi; dall’altra il mondo virtuale, mani veloci che digitano parole su dispositivi sempre nuovi, commenti che invadono i social con tintinnii sottili.
Potevamo ancora dire, con scarsa lungimiranza, a essere sinceri, che campo virtuale e campo da gioco non avrebbero mai fatto parte dello stesso stadio.
Questo prima.
Prima che la rivoluzione digitale arrivasse improvvisa e prepotente –come ogni rivoluzione che si rispetti- in tutti i settori del business, Sport compreso, dando inizio ad un processo di crescita che oggi risulta incredibile da qualsiasi punto di vista lo si guardi.
Con il suo avvento il rapporto tra i player coinvolti nel settore ha acquisito nuove costellazioni e sembianze mai viste, sviluppando infinite potenzialità e mettendole al servizio del marketing sportivo.
Questo processo di crescita deve molta della sua forza alla capacità di fare emozionare, portata all’ennesima potenza dagli strumenti che il digitale mette a disposizione.
Perché se c’è un punto di contatto tra il digitale, così come noi lo conosciamo oggi, e lo sport, com’è da sempre fin dall’antica Grecia, è da ricercare nella capacità di entrambi di generare emozioni. Lo sport fa vibrare fino al punto di rottura corde che a volte non sappiamo nemmeno di avere e questo coinvolgimento totale è ciò che maggiormente interessa allo sport business: non un target privo di trasporto affettivo, ma le persone con il loro bagaglio di emozioni. Un nucleo strettamente umano che muove gli interessi economici di tutti gli attori in gioco in questo settore.
Il Social Media Marketing ha dimostrato di possedere i requisiti e i mezzi perfetti per raccontare buone storie. E quando lavora per lo sport, il gioco è fatto. Verrebbe da scrivere, è quasi magia, se non fosse che dietro alla Digital Transformation nel settore sportivo non c’è nessun trucco, ma lo sforzo, aggiornamento e formazione sulla propria pelle di professionisti che lavorano in un mondo che non solo va velocissimo, ma che spesso vira bruscamente rispetto ai percorsi stabiliti. Sono dei veri surfisti che cavalcano onde giganti senza sapere mai con certezza da che direzione verrà il vento e abitano un oceano dove avere un punto di riferimento è difficile ed esserlo una responsabilità!
Sono davvero orgogliosa che il loro lavoro di continuo aggiornamento e formazione emerga fortemente dal libro. Che tra le pagine scorrano i pensieri, le campagne, le intuizioni, le strategie e la visione d’insieme di professionisti che si sono orientati e si orientano con successo in questo Nuovo Mondo navigando spesso a vista, ma mantenendo intatto, proprio per questa natura del navigare, il piacere costante della scoperta.
Il Nuovo Mondo di “Sport Digital Marketing” è un continente dove la visibilità e il potere economico di una squadra, di un atleta, di un club, di una federazione, di un’associazione passano anche e soprattutto dalla loro capacità di stare al passo con i tempi velocissimi dettati dalle nuove forme di fare marketing. Un mondo dove i cosiddetti “sport minori” sono diventati “grandi” grazie ai social che hanno regalato loro un palcoscenico divertente, low-cost e al passo coi tempi. Un mondo dove capita di innamorarsi di squadre d’oltreoceano scoperte per caso su Instagram o di piccoli ed eroici club a cui campagne social di successo hanno permesso di conquistare il cuore di pubblici prima irraggiungibili.
Di questi innamoramenti, talvolta improbabili, sono stata vittima io stessa, nei dodici mesi precedenti all’organizzazione della prima edizione dello Sport Digital Marketing Festival. Come content curator, infatti, mi sono chiesta tante volte da dove partire nella ricerca degli Speaker che sarebbero stati i protagonisti dell’evento e, ancora inconsapevolmente, di questo libro.
La mia formazione è strettamente umanistica, ho studiato alla Scuola Holden di Alessandro Baricco quando era ancora un appartamento romantico con vista sul fiume Po: è stato quindi naturale, per me, lasciarmi guidare e ispirare dalle storie, o meglio, dalle belle storie. Storie che valeva la pena di raccontare. Non è un caso nè una scelta commerciale che il primo capitolo del libro sia interamente dedicato allo storytelling, non perché sia più importante di altri argomenti trattati, ma perché da qui tutto è iniziato. Qui c’è il bandolo della matassa e della storia, quella del festival che da due anni si tiene a Riccione -unico evento in Europa sul digital marketing interamente dedicato al settore Sport- e quella del libro che ne racchiude gli insegnamenti più preziosi.
Se il punto di partenza della ricerca sono state una manciata di narrazioni emozionanti, ho scoperto in un secondo momento, studiando più a fondo le campagne e le iniziative che mi era tanto piaciute che dietro alla loro indiscutibile creatività e bellezza, abitavano piccole vittorie professionali da parte di chi le aveva create, successi in termini di credibilità, di visibilità, di pubblico, di aumento del fatturato e di crescita in termini numerici che, al di là di tutto, rimane l’obiettivo principale di un’azione di marketing ben fatta.
Il libro “Sport Digital Marketing” nasce, dall’esperienza del Festival, dagli incontri fatti, dalle lezioni che abbiamo ascoltato e dai dialoghi emersi durante i momenti di confronto con il pubblico. È una staffetta di voci a cui partecipano federazioni, leghe, squadre di volley, basket, calcio, grandi personaggi sportivi come Maurizia Cacciatori, Frank Vitucci, Sara Cardin e Gaetano Mura, esperti di sport business e di digital marketing, senza dimenticare i nuovi trend come lo yoga e la trasformazione delle atlete in icone fashion. Il tutto, intonato dalla voce e dalla penna del maestro Italo Cucci, che ha trovato le note giuste per dare il via al percorso.
Leggere il libro è depositare con cura, nella propria cassetta degli attrezzi, un insieme di lavori ben fatti, di risultati portati a casa, di case history di successo a cui attingere nel lavoro di tutti i giorni. Ma anche acquisire gli strumenti capire in che direzione stiamo andando, e valutare che cosa nello sport business rivoluzionato dai social ha funzionato e che cosa invece è stato rapidamente abbandonato.
Siediti in un posto comodo e approfitta di questa lettura come di un time out per riprendere fiato, concentrarti sui consigli dei migliori coach in circolazione e tornare più carico di prima a giocare una partita importantissima per vincere non solo sul campo, ma anche sul web.
Dimenticavo, ti aspetto il 21 gennaio alle 18.30 per scoprire di più alla Feltrinelli di Lecce!
Arianna Ioli
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