Narrazione costruttiva: la nuova opportunità dell’informazione
/Assunta Corbo è giornalista, autrice e speaker. Ha fondato il Constructive Network per diffondere la narrazione costruttiva in Italia, in particolare nel giornalismo. Sul suo blog riflette sulla comunicazione con attenzione ai valori umani. Ecco un suo speciale contributo per tutti i lettori di Web In Testa!
Il momento storico che stiamo vivendo non ci permette la superficialità. Il mondo è diventato complesso e ricco di sfumature: elementi che richiedono una narrazione costruttiva per rispettare i principi dell’etica e della trasmissione di valori attraverso le parole condivise.
È il tempo dell’informazione e dei contenuti che si allontanano dall’intrattenimento e si avvicinano all’educazione. La complessità in cui siamo immersi richiede, infatti, risposte possibili, soluzioni concrete e una narrazione che fornisca nuovi apprendimenti.
La narrazione costruttiva è una questione di valori
Essere costruttivi nella produzione dei contenuti è una questione di valori. Quelli non si tradiscono. Anche cambiando idea i valori in cui si crede restano una costante e un bagaglio importante della propria biografia personale. Essere costruttivi significa essere rispettosi delle virtù che governano la nostra vita. E questo non è un traguardo ma piuttosto un punto di partenza nuovo.
Torna utile, quindi, chiarire i propri intenti nella comunicazione: quale messaggio vogliamo donare a chi ci ascolta o ci legge? Una scelta, questa, per nulla facile perché richiede un patto di onestà con noi stessi. Ognuno di noi sa bene ciò che non ci fa crescere, riconosce le problematiche sociali in cui siamo immersi e le dinamiche distorte della nostra società. Siamo anche consapevoli dell’uso scorretto che, talvolta, si fa dei social media e di come questi possano essere anche pericolosi. Quello su cui sembriamo tutti meno preparati sono le soluzioni: gli sguardi al futuro possibile, gli strumenti pratici e di pensiero che ci possono aiutare a migliorare l’utilizzo del digitale per costruire una comunicazione costruttiva che porti valore.
Offrire ciò che manca è costruttivo
La conoscenza è il nostro potere più grande. Senza di questa navighiamo nell’ignoranza che alimenta pregiudizi e stereotipi. Il flusso informativo a cui siamo sottoposti quotidianamente ci rende persone ricche di nozioni superficiali che facilmente innescano polemiche, credenze o punti di vista blindati in poche sfumature. La responsabilità di chi comunica è anche quella di aprire nuove visioni per portare conoscenza e arricchire il sapere di chi legge e ascolta.
Ci sono delle domande che, a mio avviso, possono stimolare la narrazione costruttiva sui social media. Sono quelle che personalmente mi pongo ogni volta che mi avvicino a uno spazio bianco da riempire con parole che devono trasformarsi in un contenuto. Come raccontare la storia in modo che chi legge possa trarne un’esperienza? Quali punti di vista mettere a fuoco? E quali sfumature tralasciare perché non utili al racconto e all’esperienza costruttiva del lettore?
Queste domande hanno delle risposte che ci appaiono chiare perché sollecitate dall’interrogativo. La responsabilità di chi comunica è tradurle in un contenuto che metta insieme una parola dietro l’altra per generare un messaggio che sia educativo.
Le parole son di tutti, il messaggio è personale. È frutto di una scelta dettata della chiarezza di intenti e dalla consapevolezza che anche solo una persona merita la cura di una platea.
Se vogliamo fare la differenza e rispettare la nostra responsabilità sociale non possiamo più permetterci di essere cinici, ego riferiti e poco empatici. Occorre sedersi alla scrivania con la propria comunità e ascoltarla. Farlo davvero, e solo dopo mettersi al lavoro.
Redazione
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Credo che il succo del discorso si riassuma perfettamente in questa frase: quale messaggio vogliamo donare a chi ci ascolta o ci legge?