SEO (Gardening): la mia guida al posizionamento sui motori di ricerca
/Immagina di essere all’interno di una stanza con le tapparelle completamente abbassate. Nella stanza c’è la luce accesa, altrimenti sarebbe buio pesto. Dev’essere notte. All’improvviso la tapparella si alza e con grande stupore ti accorgi che fuori splende il sole più luminoso che hai mai visto. Ora, che la lampadina sia accesa o spenta cambia poco, perché la luce del giorno nella stanza è talmente forte da non far percepire la differenza.
È cominciato tutto un paio d’anni fa. Fino ad allora facevo SEO in modo canonico (ottimizza e pompa coi link). Avevo fatto questo per anni. Il mio lavoro funzionava, insomma, i risultati c’erano. Non potevo proprio immaginare che presto avrei buttato quasi tutto dalla finestra e mi sarei ritrovato a dare tanta importanza alle conversazioni e ai nodi del web. È come se a un certo punto, una parte di me avesse smesso di funzionare e un interruttore si fosse acceso.
La mia mente si è fatta silenziosa e ha preso a riempirsi di intuizioni.
Il manuale di SEO Gardening è il prodotto di un approccio al motore di ricerca filtrato attraverso la lente della sociologia. No, non ho visto “la luce”, ho semplicemente cominciato a ragionare a partire dalle ricerche e non dal motore di ricerca. All’improvviso ho avuto una visione chiara. In questa visione le logiche di attribuzione di ranking erano (almeno in parte) sfuggite di mano a chi scrive gli algoritmi di Google. Questo succedeva e succede per un motivo molto semplice: il motore di ricerca è diventato sufficientemente maturo da permettere che le parole e i significati si infilino dappertutto.
Quando è mancato Pino Daniele tutti i giornali hanno scritto che i funerali si sarebbero tenuti a Roma. Se una testata di provincia qualsiasi, avesse scritto un articolo sulla morte di Pino, ponendo l’accento sul fatto che i funerali si sarebbero dovuti tenere a Napoli, quell’articolo si sarebbe posizionato meglio del Corriere o di Repubblica, per un motivo molto semplice, un motivo legato alla risultante delle intenzioni di ricerca individuali. Sì, adesso posso spiegare come fa un sito web appena nato a fare meglio di un sito trust, pur non avendo link in ingresso né anzianità. È sufficiente che dica poche parole, a volte solo due lettere, a patto di essere il solo a farlo, a patto che tutti vogliano leggerle.
La Semantica applicata ai motori di ricerca
La mia SEO si gioca sui significati, così come vengono espressi da chi si pone domande. L’assunto è molto semplice: le stesse persone che effettuano ricerche su Google, frequentano blog, forum e social network, insomma, le piattaforme orizzontali del web. Quali sono le problematiche condivise da chi deve mettere un apparecchio per i denti? Di cos’hanno veramente paura gli utenti che vogliono smettere di fumare? E come fa Google a capire di cosa si parla e in che modo se ne parla?
Cosa capisce Google?
Dalla mia esperienza posso dire che Google punta a migliorare i livelli di comprensione dei testi, ma per adesso comprende solo singoli gruppi di co-occorrenze di termini. Quando certi gruppi di parole occorrono insieme nello stesso documento web, Google assegna loro un certo significato. Tutto sommato ciò non è tanto diverso dal modo in cui noi stessi comprendiamo il linguaggio umano. Insomma, se dico “Guanciale”, sto parlando di un cuscino o di pancetta? A queste condizioni è il contesto che fa la differenza, ma come si costruisce il contesto?
Di questo si parla nel mio libro. Il manuale di SEO Gardening è un testo che spiega come gestire le relazioni tra entità (oggetti di conoscenza) e parole chiave all’interno dello stesso sito e fuori di esso, allo scopo di rendere un documento web più rilevante di un altro. Entità, struttura e contesto sono concetti su cui ho costruito il mio modo di intendere la SEO, il cui fulcro sono gli utenti, le persone, le loro intenzioni sottese. Spero che avrai modo di leggere il manuale, perché è il primo libro sulla SEO che NON parla di SEO da un punto di vista strettamente legato all’informatica o al marketing. Non si parla dei “brevetti” di Google, non ci sono indicazioni su come raggiungere gli utenti in target. Si parla di persone e di come intercettare le loro preoccupazioni per porvi rimedio.
Usa il mio libro per fare soldi su internet o, se non ne hai voglia, per salvare il mondo.
Francesco Margherita
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