La sindrome da tag compulsivo è da sfigati, diciamolo
/Proprio ieri parlavo con alcuni amici dell’utilizzo dei tag nei post sui social network ed eravamo tutti d’accordo nell’affermare che molte, troppe persone lo fanno nel modo sbagliato. Te lo dico chiaramente: smettila di taggare amici su Facebook e sugli altri social a caso e soprattutto in massa, su immagini o post che non c’entrano nulla con loro o che comunque non gli interessano. L’unica cosa che vorranno farti quando scopriranno a cosa hai associato il loro nome è probabilmente la stessa dell’immagine qui sopra.
Come ti anticipavo nel titolo di questo articolo, la sindrome da tag compulsivo è da sfigati, soprattutto per chi lavora nel campo della comunicazione. Potrei capire il ragazzino che magari ha creato un evento o ha scattato un selfie collettivo e tagga amici a caso per diffondere il più possibile ma anche per “identificare”, ma tu che pensi di essere un influencer, tu che lavori nel web dovresti evitare questa pratica invasiva. Se la prima cosa che fai appena sveglio è quella di controllare il tuo Klout nella speranza che taggare amici su Facebook abbestia abbia aumentato il punteggio, stai sbagliando. Se speri di ottenere tanti “Mi piace” taggando una trentina di amici sul tuo contenuto, probabilmente otterrai l’effetto contrario. Questi tag di massa sono infatti molto fastidiosi e puoi star certo che i tuoi contatti non li apprezzeranno, specialmente se non hanno nulla a che fare con loro. Altro che Personal Branding, prima o poi ti farai odiare!
Basta taggare amici su Facebook (e non solo) a caso
Cosa penseresti se, incontrandoti per strada, dopo averti salutato ti attaccassi alla maglietta un volantino di cui non te ne frega nulla? Sicuramente saresti infastidito dalla cosa e te lo toglieresti subito. E allora perché lo fai sui social? Potresti dire che Facebook e gli altri network sono cose ben diverse dalla vita reale e di certo avresti ragione, ma in parte: il diario, ovvero la pagina del tuo profilo che raccoglie tutte le foto, video e notizie che hai pubblicato, è estremamente personale. Riporta in qualche modo la storia della tua vita e quindi capirai che taggare tutti i tuoi amici su social come Facebook significa invadere la loro privacy. Se invece siete quindici amici e siete d’accordo sul taggarvi a vicenda a raffica per amplificare la visibilità del post, allora avete tutti e quindici la sindrome da tag: siete un’epidemia! Curatevi. La visibilità va coltivata con classe, non c’è bisogno di urlare per attirare l’attenzione.
Gli unici tag ammessi sono quelli nei post che riguardano direttamente l’altra persona e che sei certo gli interessino davvero, nient’altro.
Anche io ero una vittima del tagging compulsivo e per questo motivo ho deciso di abilitare la funzione di Controllo del Diario, possibile su Facebook. Questa impostazione permette di controllare i post in cui sarai taggato dai tuoi amici ancora prima che vengano mostrati sul tuo profilo, quindi potrai decidere di volta in volta se approvarli o meno. Nel momento in cui una persona che hai tra i contatti tenterà di taggarti in un post, ti arriverà infatti una notifica.
Come abilitare il controllo del diario
Spero che tu non ne abbia bisogno ma, se sei vittima della sindrome del tag compulsivo su Facebook, allora potrà esserti utile abilitare il controllo del diario. Puoi farlo in un minuto. Apri Facebook e:
- clicca sul pulsante della Privacy, presente in alto a destra
- clicca su Vedi altre Impostazioni
- clicca sulla voce Diario e aggiunta di tag, che trovi nella colonna a sinistra
- nella sezione Chi può aggiungere cose sul mio diario? trovi la voce “Controllare i post in cui ti hanno targato gli amici prima che vengano visualizzati sul tuo diario?“. Clicca su Modifica, e dopo scegli Sì
- Salva le modifiche.
Quando poi avrai un post da controllare, ti basterà cliccare su Controllo del diario, presente alla sinistra del Registro attività. Però, mi spiace, ma non potrai mai evitare a qualcuno di taggarti, ti rimane però la possibilità di staggarti a mano.
Redazione
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