Come non costruire un sistema di pagamento online
In questo articolo si mostrerà come NON costruire un sistema di pagamento analizzando un caso pratico.
L’esempio da cui non prendere esempio (perdona il gioco di parole) è quello del Consorzio di Bonifica Acque Risorgive.
Mettiamo il caso che tu debba pagare online un semplicissimo bollettino (anche se te ne ritrovi due) e che ti colleghi al loro sito internet alla ricerca di un sistema di pagamento online.
Immediatamente ti si apre un popup che spiega che il consorzio ha erroneamente inviato due bollettini.
Ecco quello che troverai davanti gli occhi.
Al di là del discutibile aspetto estetico e degli errori di ortografia, come puoi notare tu stesso, font e messaggio sono disposti in maniera disordinata, quella che dovrebbe essere una call to action viene messa in evidenza utilizzando il sottolineato. Un errore da veri principianti. Il sottolineato – si sa – invece andrebbe utilizzato nei siti web solo per rappresentare un’ancora di un link.
Prova ad immaginare che effetto farebbe quello stesso popup se il testo avesse dimensioni omogenee, margini e padding (distanza dal bordo) equilibrati e una riga, quella della call to action, centrata e con una spaziatura verticale adeguata e in rosso (o altro colore che sia distinguibile dal resto del testo, in modo tale che anche chi soffre di daltonismo possa percepire il contrasto tra colori), meglio no?
Un’altra nota stonata in questo popup è il video di che cosa fa il consorzio. In questo contesto è del tutto fuori luogo. Ma andiamo avanti.
Come spiegato sul bollettino ricevuto per posta ordinaria, bisogna cliccare sul menu “Servizi on line” per poi giungere a questa pagina:
Sono presenti tre icone in basso che dovrebbero raffigurare i tre servizi online disponibili, ma sono tutto, fuorché comprensibili e utili alla navigazione. Inoltre sul menu di destra i servizi attivi vengono ripetuti. Che senso ha duplicare i pulsanti?
Ma passiamo oltre e clicchiamo sulla terza icona, relativa al sistema di pagamento online, quello che ci interessa per pagare il bollettino. Ecco che si arriva a quest’altra pagina:
È vero vi sono le tre icone relative ai tre servizi di pagamento disponibili, ma non è presente alcuna call to action, niente indica che cliccando sull’icona corrispondente alla carta di credito in nostro possesso si arriverà all’area di pagamento online vera e propria!
Come potrebbe un utente non vedente effettuare tale operazione se non esiste alcun testo che la descrive?
Tuttavia è possibile scaricare un pdf che spiega il processo, scelta alquanto discutibile, perché sarebbe stato più efficace stampare le istruzioni di pagamento direttamente nella pagina.
Ma procediamo oltre. Clicchiamo sul pagamento con Visa e atterriamo sulla landing page di altro sito che si sovrappone a quello del consorzio. Altra mossa decisamente sbagliata.
Bene, anche in questo caso sarebbe stato decisamente più efficace e avrebbe trasmesso un senso di sicurezza avvertire l’utente di questo passaggio del tutto improvviso.
Ma continuamo nella nostra impresa alla ricerca dei segreti per non costruire un sistema di pagamento online efficiente e immediato. Inseriamo i dati della pratica e l’importo e giungiamo a questa pagina:
Senza dubbio questa è una delle peggiori pagine di pagamento mai viste. Ecco come non costruire un sistema di pagamento online. Perché è burocratica, ci sono decine e decine di righe di testo in carattere troppo piccolo che tolgono sicurezza a chi deve effettuare la transazione.
In basso tutte le norme sono ripetute in inglese, che se può avere un senso per i cittadini stranieri, ma sarebbe stata più usabile se fosse stata richiamata con un apposito comando. Pensa se tuo nonno accedesse a questa pagina, che sensazione proverebbe? Niente altro che fortissimo senso di smarrimento!
Ma concentriamoci all’area effettiva di pagamento:
E’ molto disordinata. Il tasto che conferma il pagamento andrebbe studiato in maniera da renderlo più comprensibile: perché usare il termine “Acquista”?
Ricordiamoci che non stiamo acquistando nulla, ma dobbiamo pagare una tassa!
Il tasto Annulla non contiene alcuna etichetta che spieghi la sua funzione.
Compiliamo tutti i campi e selezioniamo “Acquista”: quello che otteniamo è questa schermata, composta da una pagina bianca con al centro la tabella che segue e null’altro:
Nessun tasto “stampa” né “archivia”, nulla di nulla!
Nelle ultime righe suggeriscono di usare la funzione di stampa del browser per stampare la ricevuta. Ma mettiamoci nei panni di una persona di 70 anni, chi veramente sa cosa è il browser? Se chiedessi ai tuoi amici e ai tuoi familiari se sanno che significa tale termine, probabilmente la maggior parte di loro ti diranno di no!
Bastava semplicemente creare un tasto che permettesse di attivare direttamente la fase di stampa o di avere una ricevuta in pdf spedita direttamente alla email dell’utente, richidendola in fase di iscrizione.
Redazione
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