Hai una startup? Devi creare un blog di successo, ti aiuterà a non scivolare!
/Di startup si parla molto, troppo a mio avviso. E troppo spesso banalizzando e sminuendo il significato di un processo intelligente che punta a identificare un’idea di business, testarne la validità, renderla replicabile e trovare finanziatori disposti a lanciarla su larga scala. Sicuramente ho perso qualche passaggio, oppure l’ordine non è esattamente questo, ma poco conta perché questo non è un post sulle startup.
Oggi scrivo di comunicazione e non di startup. Scrivo di come una comunicazione intelligente, mirata e rilevante possa fare la differenza per ogni impresa, e creare un blog di successo può rappresentare lo strumento decisivo in questa strategia.
Quando non hai clienti, non hai finanziatori, la tua idea (servizio o prodotto) non è ancora conosciuta e la tua offerta non nasce sotto un brand famoso, hai un’unico dovere: comunicare nel modo corretto. È nel tuo interesse visto che i consumatori hanno un’ampia scelta di prodotti e servizi e non sentiranno certo la tua mancanza nel malaugurato caso in cui la tua idea rivoluzionaria non venisse mai alla luce.
Prima di lievitare sospinto dal tuo stesso entusiasmo per la tua idea geniale di business, ricorda che il 25% delle startup fallisce nel primo anno di vita, il 36% fallisce nei primi 2 anni di vita, il 44% fallisce nei primi 3 anni di vita e con esse tutte queste idee che pensavano di cambiare il mondo, ma che effettivamente non ci riescono.
Perché devi creare un blog di successo
Ho cercato di sintetizzare in 3 punti chiave le motivazioni che dovrebbero farti investire sul blog dal giorno zero della tua nuova impresa. Questo non significa farcela automaticamente, ma ridurre notevolmente alcuni spiacevoli incidenti di percorso.
1. Fatti conoscere dalle persone giuste
Internet oggi risponde in maniera sempre più precisa a richieste specifiche dei consumatori (tra loro finanziatori, clienti, influencer, addetti ai lavori, giornalisti…)
I contenuti di un blog possono costituire il tuo biglietto da visita quando ancora il tuo prodotto o servizio:
- non esiste (o è in fase di test)
- necessita di fondi per fare un passo (finanziatori)
- non è conosciuto (appena lanciato).
L’ottica di pubblicare contenuti pertinenti e rilevanti per le persone che vuoi intercettare è il primo pilastro di una strategia che funziona.
Pertinenza e rilevanza definiscono la tua rotta. Creatività, intuizioni e altre farciture alla crema di storytelling sono invece sbandate pericolose quando cerchi di usare le tue risorse in modo intelligente e hai la necessità di raggiungere il tuo target con un messaggio preciso. Dovresti creare un blog di successo e usarlo come un laser, dunque pensando al destinatario tipo, alle sue esigenze (in merito a quella che è la natura del tuo servizio o prodotto) e non spostarti da lì. Questo ti aiuterà a farti conoscere con qualcosa che farà associare chiaramente il tuo nome (brand o nome prodotto) ad alcuni attributi.
2. Fatti ascoltare stimolando interesse
Farsi ascoltare è spesso più difficile che ottenere denaro dalle persone. Vuoi un esempio?
Quanti libri hai acquistato e mai letto? Questo perché il tuo tempo è un asset di altissimo valore. Infatti quando chiediamo agli altri di poter esporre la nostra idea non sempre riceviamo risposte positive. Alcune motivazioni in ordine sparso:
- non hanno tempo
- non hanno capito bene di cosa ci occupiamo
- non sanno ancora se la cosa potrebbe costituire una perdita di tempo
- non vogliono prendersi impegni vincolanti
- qualsiasi altra motivazione fonte di dubbi.
Arrivare sotto gli occhi di un lettore in target con la risposta che stava cercando è invece un’ottimo modo per cambiare le regole del gioco e ottenere la sua attenzione.
Certo questo, oltre che un’attenta scelta del messaggio, richiede abilità comunicative per portare velocemente il lettore a percepire che lì, sotto al suo naso, c’è qualcosa che vale i prossimi 3 minuti di lettura. Nel suo stesso interesse. Quindi stimolare l’interesse è più facile quando il messaggio è pertinente alla richiesta iniziale e quando il momento lo decide la controparte. In questo modo diventa naturale raggiungere potenziali clienti, finanziatori e addetti ai lavori.
Il comunicato stampa, l’email o la telefonata a freddo con una richiesta di appuntamento avrebbero presentato a parità di efficacia di messaggio ed esposizione, un limite: non arrivare nel preciso momento in cui l’interlocutore era pronto e interessato.
3. Ottieni la fiducia
Passato l’entusiasmo iniziale sui risultati “miracolosi” dei nuovi media ci si è presto accorti che per funzionare richiedevano alcuni presupposti chiave che sono comuni alle relazioni interpersonali del mondo offline. Di questi elementi la fiducia è probabilmente il più importante.
Come portare una persona che non sa ancora nulla di noi a fidarsi delle nostre parole? Alcuni dei fattori che influiscono positivamente li ritroviamo in un blog in quanto il blog aziendale permette di:
- dare un volto umano a una proposta commerciale
- offrire elementi per valutare il prodotto / servizio che vanno al di là delle semplici caratteristiche tecniche
- contestualizzare il messaggio in una cornice “credibile” (scrivi per vendere, ma non è pubblicità).
Questo processo di comunicazione diventa particolarmente prezioso quando:
- si hanno poche risorse
- si cercano finanziatori per la propria idea (il blog può essere il mezzo per raggiungerli o la riprova sociale sinonimo del successo dell’idea)
- si ha la necessità di coinvolgere beta tester
- si ha la necessità di diffondere in modo strategico un messaggio credibile sfruttando influencer della rete
- si ha la necessità di analizzare dati sul comportamento utente senza avere il budget per fare un sondaggio approfondito o un focus group
Come hai visto sono tutte situazioni direttamente collegate ad alcune fasi di vita fondamentali per una startup.
Nel mio libro “Come Vendere con un Blog Aziendale” spiego chiaramente come costruire da zero una vera strategia di comunicazione pensata per avvicinare i clienti e ottenere la loro fiducia utilizzando il blog e senza comprare pubblicità. Se sei coinvolto in una startup troverai una guida pratica che ho scritto per chi si approccia all’argomento senza competenze di marketing e comunicazione. Partendo da zero. Per questo te lo consiglio.
P.S. non sposare alla cieca i concetti che ho esposto in questo articolo, ma interrogati piuttosto su quali strade perseguire per ottenere risultati analoghi o migliori a parità di investimento. Solo dopo essere giunto tu stesso alla conclusione finale prendi la tua decisione.
Alessio Beltrami
Ultimi articoli di Alessio Beltrami (vedi tutti)
- Smettiamola di parlare di contenuti di qualità! - 18 novembre 2015
- Cos’è un influencer e perché non ha bisogno di Klout - 26 maggio 2015
- A cosa serve un blog aziendale? - 30 aprile 2015
Libri scritti da Alessio Beltrami