The Startup Canvas, il libro di Massimo Ciaglia citato da Bob Dorf
/The Startup Canvas, già best seller di categoria su Amazon, sta rivoluzionando il modo di fare startup. Il nuovo modello sempre più richiesto in molteplici eventi nazionali ed internazionali e già validato sul campo, consente di creare e strutturare la tua startup di successo.
Il libro di Massimo Ciaglia: “The Startup Canvas. Il metodo per trasformare una idea in un successo sicuro” è disponibile dal 6 settembre in tutte le librerie e su Amazon.
La guida operativa sta letteralmente rivoluzionando il modo di fare startup, infatti, nel libro viene spiegato in modo pratico e semplice l’omonimo modello, creato appositamente per modellare e strutturare con le giuste strategie una startup.
Ed è proprio questo il punto!
Gli altri canvas basano lo sviluppo del modello di business su aziende che operano su modelli di business già validati. Come si può pensare di partire, e creare una startup, senza una guida appositamente realizzata per questo tipo di realtà?
A tutto questo ha risposto Massimo col suo libro The Startup Canvas, che rappresenta un vero e proprio vademecum sul mondo startup. Come dice sempre l’innovator: “Costruire una startup è come fare un puzzle. Bisogna avere le competenze giuste e necessarie per poterle assemblare nel modo corretto e creare la figura finale”.
Ed è proprio qui che risiede il successo di The Startup Canvas. Il libro è molto improntato alla pratica e accompagna il lettore nel suo viaggio verso il raggiungimento del suo obiettivo con un percorso guidato e testato su casi reali.
Il minsedet di strumenti e conoscenze che presenta è unico se si pensa che il tutto è arricchito dai contributi di otto co-autori: personaggi e professionisti di fama nazionale ed internazionale. Stiamo parlando di Brian Pallas, Francesco Mantegazzini, Gian Luca Comandini, Jacopo Mele, Marco Merangola, Marco Trombetti, Nicola Mattina e Raffaele Gaito.
Inoltre, The Startup Canvas ha ricevuto durante Heroes meet in Maratea, il più importante festival euro mediterraneo su innovazione e impresa, un importante endorsement direttamente da Bob Dorf, uno dei maggiori influencer del mondo startup a livello world wide e definito come il secondo esperto a livello mondiale di Customer Development, secondo solo a Steve Blank (con cui peraltro ha scritto “The Startup Owner’s manual).
Ecco le sue parole riassunte in un tweet:
Ma ora è giusto approfondire un aspetto di The Startup Canvas: il business plan!
The Startup Canvas: focus sul business plan
Il libro si articola in sei capitoli:
1) Fare startup
2) Come costruire una startup vincente
2) Lean Startup
3) Strategie di marketing
4) The Startup Canvas
5) Storie di successo
Nel secondo capitolo è presente l’approfondimento sul business plan. Che cos’è il business plan? Si tratta di un elaborato che descrive il tuo modello di business nel dettaglio. Il business plan è però essenziale, perché rappresenta un vero e proprio biglietto da visita nei confronti di un investitore, in quanto, tramite questo documento, sarà in grado di capirne la validità, le strategie, i razionali economico/finanziari, l’addressable market e l’effettiva sostenibilità della tua idea di business.
La redazione di un BP consente di analizzare il progetto imprenditoriale in tutte le sue forme: dall’analisi di mercato alle giuste strategie di marketing per posizionarti in modo vincente sul mercato. Da questi dati, dall’analisi del P&L e dall’analisi dei flussi di cassa il potenziale investitore deciderà se investire o meno nella startup.
Nel business plan sarà fondamentale focalizzarti sul team e sul loro eventuale track record. Non bisogna nascondere i fallimenti, perché questo concetto viene visto positivamente nell’ecosistema startup. Citiamo il libro The Startup Canvas : “Aver fallito almeno una volta nel mondo delle startup è un concetto positivo, perché si è fatta esperienza e sicuramente non si ripeteranno più gli stessi errori. Molti degli unicorni che conosciamo arrivano da storie di fallimenti”.
È importante focalizzarsi anche sulla propria vision e mission per far capire all’investitore tutti gli elementi chiave del progetto preso in esame. Tutto ciò richiederà una pianificazione ad hoc.
Da precisare che non tutte le belle idee sono sostenibili e per questo c’è il BP e la relativa validazione del mercato. Per meglio definire il concetto di sostenibilità riprendiamo il libro The Startup Canvas:
“La sostenibilità di un Business Plan di successo deve essere anche certificabile e verificabile, ossia è importante che siano certificabili e verificabili i razionali, le metriche e i KPI utilizzati per produrre il conto economico nel rispetto del business model proposto. Le metriche che vengono utilizzate, secondo quanto spiegato da Eric Ries, devono essere quelle della contabilità dell’innovazione e non devono essere delle vanity metrics, ossia devono essere delle metriche che realmente sono in grado di rappresentare la traction della startup e rappresentare se la startup stia sta realmente crescendo con efficienza o meno”.
Ma come va strutturato un business plan? La soluzione è presente in The Startup Canvas!
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Massimo Ciaglia
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