Turismo: ripartire dall’accoglienza
/Il settore del turismo sta attraversando un momento molto complesso, unico e particolare. Il mondo è stato costretto a fermarsi e tutti noi abbiamo dovuto cambiare le nostre abitudini e attenerci a tante regole e restrizioni che mai avremmo immaginato. Il business del turismo ha avuto uno stop totale per alcuni mesi e per chi come me ama viaggiare, per piacere o per motivi di lavoro, è stato un colpo al cuore.
Con il Covid ci sono state tante restrizioni e sicuramente ci sono state spese da sostenere e una importante modifica ad alcune modalità di “accoglienza” a cui eravamo abituati.
In Italia si sono delineati scenari molto diversi in base alle aree geografiche: ci sono stati luoghi molto penalizzati dalla mancanza dei turisti stranieri, come le principali città d’arte, abituate ad un importante indotto economico da parte di questo tipo di turismo, ma ci sono stati anche luoghi che hanno avuto una stagione incredibilmente fruttuosa, grazie al ritorno di un turismo italiano che mancava da anni.
Ma come sono state vissute queste situazioni? E come si sono comportati gli operatori del settore?
Chi ha saputo ottimizzare il lockdown per prepararsi alla ripresa, ha sicuramente avuto risultati positivi. Chi invece non ha giocato d’anticipo, si è trovato spaesato e in difficoltà nel gestire un flusso di turisti al quale non era minimamente preparato.
La chiave è proprio qui, nella preparazione! Dobbiamo essere sempre pronti ad offrire un’accoglienza al massimo delle nostre possibilità. Situazioni di emergenza come quella di questa estate 2020 ci hanno messo di fronte alla necessità di ripensare il concetto di accoglienza.
Nel mio libro “Unconventional Coaching Alberghiero” parlo proprio di questo. Di quanto sia fondamentale dedicare tempo ed energie ad analizzare la propria situazione per fare ogni giorno un passo in avanti nella direzione giusta, quella direzione che fa crescere il nostro business, ma che ci fa anche avere un impatto positivo sulle persone.
“Le strutture che hanno grande successo oggi, sono quelle che arrivano al cliente toccandogli il cuore: sono le strutture che hanno capito quale è la loro unicità e attorno ad essa hanno costruito tutto il resto.”
Per me l’accoglienza è tutto. Saper ricevere gli ospiti riuscendo a distinguerci fin dal primo contatto, non solo con quelle che dovrebbero essere le regole base dell’accoglienza come la gentilezza, il sorriso, le giuste informazioni e l’empatia, ma anche con tutti gli strumenti più efficaci che possiamo usare o creare.
Per riuscire ad offrire un’ospitalità di alto livello è necessario fermarsi e riflettere, fare un’analisi accurata e impostare la giusta strategia per raggiungere gli obiettivi, sempre tenendo conto che il settore turistico alberghiero è in costante evoluzione, così come lo sono le esigenze dei clienti e le tecnologie a supporto delle nostre attività come albergatori, ma anche delle modalità di ricerca e prenotazione per i clienti. È necessario stare al passo e sempre più spesso, giocare d’anticipo.
Ecco perché nel mio libro ho inserito il contributo di Serena Galletti, esperta in Marketing Strategico e Comunicazione con cui collaboro da tempo: per dare a tutti i miei lettori degli strumenti utili, applicabili immediatamente e che possano dare risultati concreti.
Durante il covid ci hanno imposto un distanziamento sociale che ha costretto tutti noi a usare ogni strumento possibile per restare in contatto con i nostri cari e i nostri amici, ma anche per lavorare, pur dovendo rimanere nelle nostre case. Questo approccio forzato al digitale è stato importante per vari morivi:
- Molte persone, non abituate ad usare le tecnologie digitali, hanno iniziato a familiarizzare con certi strumenti e hanno capito che non è poi così difficile usarli, che sono utili e che rappresentano un’opportunità.
- Chi era già abituato ad utilizzarli, ha avuto modo di sviluppare ulteriormente le proprie competenze, aggiungendo qualche strumento in più a quelli abituali.
- Smart working: Lavorare a distanza contenendo le spese di spostamento e ottimizzando il tempo a disposizione.
- E-learning: non solo le scuole e le università, ma anche le aziende hanno spostato online le attività formative, con risultati positivi.
Risultato: abbiamo fatto importanti passi in avanti per quanto riguarda la consapevolezza delle opportunità che le tecnologie digitali ci offrono.
Ovviamente il valore della “presenza” è notevolmente più alto e in certi casi davvero insostituibile, ma durante questa emergenza, nel dover fare “di necessità virtù”, abbiamo sicuramente capito quante potenzialità ci offre il mondo digitale, rendendoci conto che non usarle significa rinunciare ad una serie di opportunità di business, di crescita e di engagement.
Io per primo, con il mio percorso di “Unconventional Coaching” ho deciso di mettermi in gioco e sono a disposizione anche per sessioni online. Trovo che sia il modo migliore per un primo approccio che possa davvero far percepire il valore di un viaggio per riscoprire la propria unicità e per valorizzarla andando nella giusta direzione.
Il mio metodo, che ho messo a punto grazie a oltre 20 anni di esperienza sul campo nell’hotellerie, ha delle basi profondamente diverse dal coaching tradizionale e permette di fare un ottimo lavoro, sia sull’imprenditore turistico, che poi sulla sua attività, che si tratti di un grande albergo o di un B&B. Qualunque sia il livello di complessità del business che si gestisce, non si può prescindere da una corretta analisi iniziale, dal raggiungimento delle giuste consapevolezze e alla costruzione di una strategia adeguata. Ecco cosa offro con il mio Unconventional Coaching Alberghiero.
Gli obiettivi che si possono raggiungere sono importanti e vengono delineati partendo dal presupposto che “Tu vai bene così come sei!”. Non voglio cambiare le persone ma semplicemente aiutarle a far emergere quei tratti distintivi che le rendono uniche, per identificare la giusta direzione da seguire nel business. In questo modo il raggiungimento degli obiettivi sarà una piacevole conseguenza: tante piccole e grandi tappe in un percorso non convenzionale.
Godetevi il viaggio!
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